“Ritengo che Lupi dovrebbe pensare seriamente alle dimissioni dal suo ruolo di Presidente del Consiglio”. Non tende a placarsi la polemica interna alla maggioranza di Sanremo, in particolare del consigliere del Pdl Paolo Leuzzi nei confronti del presidente del consiglio comunale Marco Lupi della Lega Nord. Dopo il botta e risposta di ieri, Leuzzi torna a parlare ed aumenta la dose chiedendo addirittura le dimissioni di Lupi prendendo come spunto proprio la sua risposta di ieri.
“Il Consigliere Lupi si è scusato per essersi assentato durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale dopo tre ore per ragioni fisiologiche – ha detto Leuzzi - a prescindere dal fatto che erano trascorse, invece, neppure due ore in base agli orari desunti dal resoconto dell’Ufficio competente. Risultando pertanto assente dalle ore 23.26 alle ore 23.50, mi domando se la sua lunga assenza, ben 24 minuti, sia, senza entrare nel merito, stata causata da un’incauta assunzione di un’intera cisterna d’acqua”.
“Sarcasmo a parte, in merito alla gestione del Consiglio Comunale, invece, visto che non risulta essere la prima volta che avvengono fatti simili e di tale portata, ritengo che Lupi dovrebbe pensare seriamente alle dimissioni dal suo ruolo di Presidente del Consiglio – prosegue il consigliere del Pdl - Un presidente “adeguato”, avendo anticipatamente informazione del fatto che il mio sarebbe stato, probabilmente, l’unico intervento a favore di Collette Ozzotto, si sarebbe dovuto ben guardare dall’assentarsi proprio in quel momento programmandosi, eventualmente, un’uscita “fisiologica” prima di quel momento ben sapendo, ovviamente a cosa si sarebbe potuto andare incontro”.
“I rumori, le proteste ed i disordini non sono certo nuovi durante le sedute del Consiglio Comunale a Sanremo e, proprio per questa incapacità evidente nel gestire la situazione (un’ultima volta in questa seduta) mi porta a suggerire a Marco Lupi di svestire quanto prima la carica di Presidente del Consiglio – ha concluso Paolo Leuzzi - per tornare a quelle di Consigliere Comunale perché questa situazione non è decisamente più accettabile”.