/ Politica

Politica | 20 marzo 2013, 16:15

Sanremo: ecco le proposte dello Snalc. Barbaro “Agire sulla retribuzione differita, versando il 50% del tfr nel 2013 e nel 2014”

Durante la riunione di questo pomeriggio, tra il cda del casinò e le organizzazioni sindacali, lo Snalc presenterà le proprie proposte per ridurre le spese con il minor impatto possibile sui lavoratori. “Gli incentivi devono essere tali e non devono essere come vincite di giocatori particolarmente fortunati” ha detto Barbaro.

Bruno Barbaro

Bruno Barbaro

In occasione del nuovo incontro, questo pomeriggio a Sanremo tra il cda del casinò e le organizzazioni sindacali, lo Snalc ha presentato le proprie proposte per affrontare la delicata situazione in cui si trova la casa da gioco. Lo stato di crisi e gli 80 esuberi previsti, richiedono infatti un piano di emergenza che da un lato tenga conto della necessità di ridurre fortemente le spese, comprese quelle del personale, e dall’altro abbia il minor impatto possibile sui lavoratori. Ne ha parlato Bruno Barbaro, storico esponente del sindacato autonomo interno, durante la trasmissione “A tutto ponente” che andrà in onda questa sera su Imperia Tv alle ore 21.

“Stiamo parlando di un piano di emergenza per rimettere in sesto azienda, fermando il calo di incassi e riducendo i costi – ha detto Bruno Barbaro – La proposta che lanciamo, che permetterebbe già da subito un risparmio annuo di circa un milione di euro, è quella di agire sulla retribuzione differita. Si potrebbe infatti ragionare sul trattamento di fine rapporto, per i prossimi due anni, magari versandone il 50% per il 2013 e il 2014. Questo ridurrebbe il costo del lavoro in maniera significativa. L’incidenza sui dipendenti sarà futura e sopportabile, concretizzandosi quando termineranno di lavorare, mentre ora sarebbero mantenute le loro retribuzioni, in modo da sostenere gli eventuali impegni economici, come i mutui e le necessità famigliari”.

“Un altro discorso percorribile è quello relativo agli straordinari – prosegue Barbaro - che potrebbero non essere più pagati ma recuperati, con lo scatto di un giorno al raggiungimento della settima ora. Altri risparmi potrebbero poi derivare da una riflessione sulle assicurazioni previdenziali”.

Discorso a parte meritano gli incentivi al pensionamento, alcuni stimati anche in oltre 100 mila euro. “Gli incentivi devono essere tali e non devono essere come vincite di giocatori particolarmente fortunati – conclude Bruno Barbaro - Devono infatti incentivare le persone per ottenere un ridimensionamento dell’organico senza avere effetti traumatici. Insomma incentivi si, ma con somme inferiori a quelle previste”.

Federico Marchi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium