Politica - 20 marzo 2013, 21:08

Sanremo: l'incontro tra dipendenti del Casinò e PD che dice no ai licenziamenti e si al contratto di solidarietà

Il PD si batterà affinchè l'incentivo all'esodo avvenga nella forma dei ‘prepensionamenti’, ovvero l'accompagnamento alla pensione di dipendenti che non abbiano ancora maturato il diritto alla pensione.

La riunione di oggi

Oltre 60 lavoratori del Casinò hanno partecipato oggi all'incontro con il Partito Democratico di Sanremo. Per il partito di opposizione in Consiglio erano presenti Mario Robaldo, Andrea Gorlero e Leandro Farladi, ma vi sono stati numerosi interventi da parte degli intervenuti, tra cui Bruno Barbaro dello Snalc e Paolo Marengo della Cgil.

I dipendenti hanno manifestato la loro piena disponibilità ad accettare una riduzione dei propri stipendi nella difficile congiuntura della casa da gioco matuziana. Nel corso della discussione è però emersa la preoccupazione per la possibilità di licenziamenti se, a seguito dell'attivazione degli ammortizzatori sociali ed il conseguente riconoscimento di esuberi, non dovesse essere riconosciuta all'azienda il diritto all'applicazione dell'ammortizzatore stesso. E' stata anche manifestata da alcuni dipendenti, la sfiducia nei confronti del management della Casinò Spa, ma che oggi, sostengono i dipendenti “Chiede sacrifici ai lavoratori ma prima non è riuscito in alcun modo a bloccare la caduta degli incassi”.

Il Partito Demoratico di Sanremo ha assunto l'impegno di contrastare ogni licenziamento, sia dei lavoratori direttamente dipendenti di Casinò Spa che delle ditte appaltatrici dei servizi esternalizzati, ma favorire anche una maggiore trasparenza della gestione, attraverso la predisposizione di una pianta organica che evidenzi le reali necessità di personale, ed ha confermato l'intenzione di favorire una maggiore contrazione del costo del lavoro rispetto all'obbiettivo, assolutamente inadeguato rispetto alla gravità della crisi, di 3 milioni di tagli prospettati da Casinò Spa.

Il PD, nei prossimi giorni attiverà ogni possibile iniziativa per verificare la concreta possibilità di ottenere rapidamente l'applicazione dei contratti di solidarietà ai lavoratori della Casa da Gioco. Ha anche rivendicato il merito (grazie alle sue denunce dei giorni scorsi) del blocco all'incentivo all'esodo nella forma fin'ora perseguita, ovvero incentivi a soggetti che hanno già maturato la pensione. Il PD si batterà affinchè l'incentivo all'esodo avvenga nella forma dei ‘prepensionamenti’, ovvero l'accompagnamento alla pensione di dipendenti che non abbiano ancora maturato il diritto alla pensione.

Redazione