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Politica | 12 marzo 2013, 11:10

Giovedì e venerdì le due Cisl si riuniranno a congresso nell’auditorium della camera di commercio di Imperia per ufficializzare la loro unione ed eleggere gli organi dirigenti

Da Ventimiglia a Varazze un'unica Segreteria. E’ un “matrimonio” nell’interesse dei lavoratori, con l’unificazione verranno liberate risorse che serviranno per aumentare l'attività sindacale nei luoghi di lavoro.

Giovedì e venerdì le due Cisl si riuniranno a congresso nell’auditorium della camera di commercio di Imperia per ufficializzare la loro unione ed eleggere gli organi dirigenti

“Uniti per un futuro di equità, sviluppo e lavoro ” è il tema del congresso che vedrà impegnati per due giorni dirigenti e delegati della Cisl della provincia di Imperia e Savona nell’Auditorium della Camera di Commercio di Imperia. Quello che viene celebrato giovedì e venerdì è un evento storico per le due Cisl del ponente ligure. Un momento di svolta. Con questo congresso le due realtà cessano ufficialmente di esistere come tali e daranno vita ad un nuovo soggetto. Si può dire che è un “matrimonio di interesse”, o meglio, nell’interesse dei lavoratori iscritti alla Cisl,  perché, con l’unificazione, verranno ottimizzate risorse utili a potenziare l'attività sindacale sul territorio. Un lavoro di riorganizzazione importante, che la Cisl ha avviato per rendere la sua attività sindacale più efficace nel territorio ligure di ponente. La Cisl si rinnova per rafforzare la sua vicinanza ai lavoratori nei luoghi di lavoro, per avere un'organizzazione più snella e con più operatori sindacali e servizi a disposizione dei lavoratori. Questo lavoro di riorganizzazione è stato frutto di una grande coesione e solidarietà tra i quadri sindacali  delle due Cisl.  Il nuovo assetto territoriale sarà subito operativo dopo il congresso. Con l'unificazione la Cisl vuole anche dare un forte stimolo ad un necessario riordino istituzionale locale. Una sorta di spending review responsabile, senza tagli lineari, che entra nel vivo di una concreta riorganizzazione che moltiplica i punti di partecipazione e di contatto con i lavoratori, senza sprecare risorse. Un sfida significativa quella della Cisl che dimostra lungimiranza e coraggio. Sarà sicuramente un buon esempio per tutta la comunità locale per far ripartire il processo di riordino delle Provincie e un reale processo associativo tra piccoli Comuni che ne favorisca una gestione più  funzionale alle varie realtà locali. Nel corso del convegno verranno anche  illustrati i dati sul tesseramento  dell’anno che si è appena concluso.  Dati che confermano il radicamento nel territorio imperiese e savonese della Cisl. Nel 2012, pur in presenza delle gravi difficoltà in cui versa  l’economia del nostro territorio, il numero degli iscritti è rimasto costante, anzi, per essere precisi,  ha registrato un piccolo incremento. Se pensiamo a quanti posti di lavoro sono venuti meno dall’inizio della crisi ad oggi, e quindi di conseguenza del numero di lavoratori iscritti che sono stati costretti a cessare l’iscrizione a seguito della perdita del lavoro, ci si rende conto effettivamente del valore  del risultato. In provincia di Imperia la Cisl si è riconfermata il primo sindacato con 24.035 iscritti,  mentre 20.127 sono stati gli iscritti alla Cisl in provincia di Savona. Numeri che testimoniano abbondantemente la bontà del lavoro svolto dai dirigenti ai delegati, dai volontari al personale dipendente della Cisl. Tutto questo anche grazie all’impegno dei nostri delegati che hanno dedicato tempo ed energie per assistere i lavoratori  ed essere sempre presenti nei principali tavoli di crisi aziendale per portare avanti tutte la azioni possibili a salvaguardia dei posti di lavoro,  o nel negoziare, nei casi dove non è stato possibile, soluzioni a garanzia del sostegno al reddito dei lavoratori collocati in mobilità. 

Oltre all’unificazione e all’elezione dei nuovi dirigenti sindacali il congresso sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione socio-economica del territorio,  soprattutto alla luce del forte periodo di crisi economica che stiamo attraversando.  Anche perché, archiviata la campagna elettorale, le forze politiche devono trovare subito una linea comune per dare una boccata d’ossigeno all’economia. Alla luce dei dati preoccupanti dell' Istat occorre fare presto e agire con coraggio per evitare un  ulteriore aumento della disoccupazione nel 2013.

Le questioni fondamentali sono la crescita ed il lavoro. La priorità assoluta deve essere il lavoro, da declinare nelle tre direzioni: crescita, gestione della crisi, giovani.  Senza la crescita e una ripresa dell’occupazione, soprattutto giovanile, il nostro territorio, ma più in generale l’Italia, non uscirà dalla situazione attuale. Il nuovo Governo e le parti sociali dovranno fissare insieme gli obiettivi di politica economica su cui ciascuno dovrà fare la propria parte in una nuova stagione di  concertazione che abbia al centro l'aumento dei salari, la riduzione dell'Irpef , la riforma delle istituzioni centrali e locali per rendere efficiente la spesa pubblica. E questi saranno i principali argomenti che verranno dibattuti nel corso della due giorni congressuale.

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