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Politica | 20 febbraio 2013, 07:31

Sanremo: Sandro Cepollina "Il nuovo Mercato dei Fiori dovrà avere un ruolo centrale per la floricoltura locale"

Il presidente di Confindustria Liguria Sandro Cepollina, durante un incontro che si è svolto presso la Ciesse Flower alla presenza di 800 persone, ha esposto un'analisi sull'attuale momento che sta vivendo la floricoltura. "Perchè non una categoria unica per il florovivaismo ?" ha detto.

Sandro Cepollina

Sandro Cepollina

"Il Mercato dei Fiori dovrebbe avere un ruolo accentrante e coordinante di tutte quelle attività che servono a supportare il settore". Questa la posizione di Sandro Cepollina, presidente di Confindustria Liguria, espressa durante un incontro dedicato alla floricoltura che si è svolto all'interno della sua azienda Ciesse Flower ad Arma di Taggia (vedi foto sotto).

L'appuntamento, cui hanno partecipato come pubblico circa 800 persone, si è sviluppato con due tavole rotonde, una tecnica ed una politica. Alla prima tavola rotonda hanno infatti preso parte alcuni professionisti che lavorano nel mondo della floricoltura, in rappresentanza del commercio, della produzione, della ricerca, dei giovani e delle cooperative. La seconda ha visto invece protagonisti alcuni dei candidati alle imminenti elezioni politiche che si sono confrontati sulle problematiche e sulle proposte in tema di floricoltura.

"Tutte le attività della floricoltura devono transitare virtualmente attraverso un centro raccolta dati del Mercato dei Fiori - ha spiegato Sandro Cepollina nel suo intervento introduttivo - Poi quello che si riterrà e che avrà un suo interesse potrà anche fisicamente transitare attraverso la struttura: quindi deposito, plateatico, asta, sempre con la necessaria auto alimentata copertura finanziaria. Ma è importante che tutto venga amministrato dal Mercato dei Fiori. Questo renderebbe anche più semplice una vera ed effettiva cassa mercato , senza la quale questo settore non ha veramente futuro".

"Alla base di tutto, comunque, servirà una gestione del mercato altamente professionale, con un management all'altezza, e capace di intercettare i bisogni ed i cambiamenti repentini che si renderanno necessari, con una conoscenza delle situazioni internazionali. Tutto questo - ha aggiunto - comporterà  un coinvolgimento della Camera di Commercio e delle associazioni agricole, le quali forse dovrebbero aprirsi a quei cambiamenti necessari. Perchè non una categoria unica per il florovivaismo ? Quali sono le differenze di interessi o quali diversi servizi necessitano ad un coltivatore iscritto ad un'associazione o ad un'altra ?".

Durante la serata Sandro Cepollina, a parte l'importante capitolo riguardante il Mercato dei Fiori, ha esposto una sua analisi sull'attuale momento che sta vivendo il settore andando ad individuare alcuni temi su cui si dovrebbe puntare per un nuovo sviluppo. "Chiunque abbia una responsabilità, sia politica sia associativa, sia imprenditoriale sia sindacale, ha il dovere morale e non solo di accendere discussioni - ha detto - che non siano fini a se stesse o esclusivamente demagogiche, ma che possano aiutare tutti ad intravedere un futuro diverso, più tranquillo ed equo, ma soprattutto più fiducioso. Senza speranza non esiste futuro".

"Bisogna partire dalla compilazione immediata di un piano regolatore provinciale e comunale che dia una concreta visione sul futuro ambientale, paesaggistico, urbanistico ed agricolo del territorio - ha aggiunto Cepollina - Anche i patti agrari devono essere rivisitati, perchè la locazione di un terreno deve poter essere fatta senza timori di diritti di usucapione od altri vincoli che non diano ai proprietari le stesse garanzie che devono essere riconosciute ai locatari. Quando noi parliamo di sburocratizzazione e di semplificazione per il rilancio della crescita economica, intendiamo anche questo".

"L'Imu sui terreni produttivi - ha concluso - dovrebbe essere eliminata o al limite ridotta ad un puro contributo simbolico, mentre potrebbe essere la leva necessaria da adoperare sui terreni abbandonati ed incolti, giusto per incentivare alla vendita o locazione. Bisogna poi attivare un centro dati e statistiche per avere una mappatura più precisa possibile delle coltivazioni in essere su cui indirizzare i programmi stagione per stagione".

Federico Marchi

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