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Politica | 15 febbraio 2013, 10:07

Elezioni Politiche: Anche Marco Nocentini (Fare per Fermare il Declino) ha risposto alle 10 domande di Sanremonews

"A tutti coloro illusi e delusi che non hanno più fiducia nella politica -e li capisco- chiedo il sostegno a FARE affinché la loro astensione non favorisca la rielezione di chi è riuscito a indebitare spropositatamente noi e i nostri figli”.

Marco Nocentini

Marco Nocentini

Continuano le interviste di Sanremonews ai candidati imperiesi in vista delle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Abbiamo proposto a tutti i candidati in corsa per un posto alla Camera dei Deputati o al Senato di rispondere a domande che hanno come tema centrale Imperia e le sue problematiche ma anche temi di carattere nazionale. Nei giorni scorsi hanno risposto alle nostre domande Giuseppe Fossati (FLI), Eugenio Minasso (Pdl) e Pasquale Indulgenza (Rivoluzione Civile), Carla Nattero (Sel), Donatella Albano (PD).

Oggi vi proponiamo l'intervista Marco Nocentini candidato al Senato nelle fila di “Fare per Fermare il Declino”, il movimento fondato dall'economista Oscar Giannino.

L'intervista: 

1) Chi è Marco Nocentini?

“Nato a Genova il 28.11.1960, coniugato con Simonetta dal 1990, papà di Giacomo, 21 anni, e di Rebecca, 13 anni. Dipendente per una decina d'anni nell'indotto portuale genovese. Verso la fine degli anni '80 società attiva nel settore della logistica internazionale. Socio fondatore fino a metà anni 2000 della Ecobest attiva nel settore zoologico con innovazioni ambientali. Attualmente socio e amministratore unico della Mami Power Srl dedita alla progettazione e all’attività commerciale nel settore della Green Economy. Per un biennio Assistant of Mep (Member European Parliament) On. Paolo Pastorelli, settore Industria e trasporti. Supporto nell’attività a Bruxelles del parlamentare europeo On. Prof. Antonio Mussa. Membro della commissione regionale “Porti e Trasporti” in regione Liguria negli anni 2000 – 2005. Consigliere dell’assessore regionale Opere Pubbliche e Trasporti promotore del protocollo di intese tra l’Assessore competente e Direzione Regionale della Dogana per l’informatizzazione delle procedure doganali. Come tutti i candidati di FARE, non ha mai praticato politica attiva in alcun partito. Incensurato, presidente dell’associazione culturale “Amici di Corvetto”. Appassionato delle tematiche ambientali”.

2) Perché ha deciso di candidarsi con FARE per Fermare il Declino?

“FARE per Fermare il Declino è un movimento politico nato 5 mesi fa, costituito da persone tutte provenienti dalla società civile (non politici) che presenta un programma vero e serio, imperniato su 10 punti salienti e concreti (vedi: www.fare2013.it) in grado di risanare in 5 anni l'economia del Paese, con positivi effetti anche immediati. L'etica non è un optional: dobbiamo sbarazzarci di un sistema politico che non ha saputo mantenere le promesse fatte agli elettori portandoci sull'orlo del baratro economico”.

3) Questione porto di Imperia: Di chi è la responsabilità di quello che è successo? Ha in mente una proposta di soluzione legata al completamento e alla gestione dello scalo turistico?

“Ritengo che, come da esperienze vissute precedentemente, il porto turistico debba essere assolutamente ultimato affinché possa l'indotto apportare benefici economici all'intera città attraverso una integrazione piena col tessuto cittadino. Naturalmente dovranno essere predisposte le misure adeguate per un efficientamento dei servizi agli ospiti, oggi carenti. Il completamento non potrà che avvenire attraverso una partecipazione pubblico-privato condotta in assoluta trasparenza con modalità che non potranno che essere conseguenti i deliberati dei competenti organi istituzionali e della magistratura. Relativamente alle responsabilità: la magistratura, verso cui nutro la massima fiducia, effettuerà il suo corso. Mentre è certo vi siano state responsabilità o quantomeno leggerezze censurabili da parte della politica cittadina”.

4) Occupazione giovanile e non: come creare nuovi posti di lavoro?

Noi di Fare, contrariamente a tutti gli altri partiti politici, riusciremo a ridurre il numero dei parlamentari, ridurre gli emolumenti alla politica, togliere il finanziamento pubblico ai partiti, recuperare sprechi della pubblica amministrazione e conseguentemente abolire l'Irap. Sono queste le condizioni di minima per sfondare la soglia critica del 2% di crescita, conditio sine qua non per la creazione di nuovi posti di lavoro. Non dobbiamo dimenticare le donne, che hanno diritti a pari dignità e chi perde il lavoro a un'età non più verde. Sono risorse importanti che vanno in ogni modo recuperate al mondo del lavoro attraverso il contenimento del cuneo fiscale per favorirne il reinserimento e sostegno alle famiglie nel periodo di transizione”.

5) Economia: su cosa puntare e come rilanciare quella esistente? Ambiente: Quali proposte al fine di tutelare l'ecosistema?

“Economia e ambiente sono due tematiche inscindibili: impossibile parlare dell'una dimenticando l'altro. Abbiamo più di un progetto pronti per essere avviati, se saremo eletti. A zero impatto ambientale è possibile creare crescita senza gravare sui danari pubblici. Intanto con un sistema territoriale integrato agricoltura/ambiente/turismo in grado di rivitalizzare l'economia non solo dell'entroterra. L'altro terreno di sviluppo è quello delle iniziative legate alla green economy, dove l'efficientamento energetico potrà permettere sviluppo, occupazione e contenimento dei costi familiari”.

6) Piano regolatore: Qual'è la sua posizione sul possibile incremento o meno delle costruzioni in città?

“Vorrei tanto svegliarmi una mattina e non trovare più gli obbrobri che negli anni del boom edilizio hanno devastato la stupenda costa ligure. E' un sogno irrealizzabile. L'edilizia è comparto non secondario dell'economia, perno essenziale della ripresa economica. Bisogna trovare i giusti equilibri affinché l'edilizia sia da traino per la ripresa ma nel contempo vengano privilegiati i recuperi dei volumi esistenti obsoleti e le nuove costruzioni siano di supporto ad una precisa politica di sviluppo economico del territorio, ben chiara e ben distante dagli interessi di lobby”.

7) Diritti: Gay e coppie di fatto, matrimoni e adozioni. Qual'è la sua posizione su questi temi?

“E' un falso problema. Colpevolmente manca in Italia una disciplina puntuale della convivenza, a prescindere se costituita da soggetti dello stesso o di diverso sesso. Vorrei lo Stato fuori dalle camere da letto dei cittadini. Che poi il fine venga raggiunto attraverso una modifica della disciplina del matrimonio o attraverso una legiferazione separata per me secondario, pur non nascondendo che preferirei mantenere i due istituti separati. L'interesse del minore deve prevalere sui desideri degli aspiranti genitori. Per cui meglio l'adozione in una famiglia, ma anche meglio l'adozione in una copia gay che la permanenza del minore in un orfanotrofio dove certamente non riceverà l'affetto e le attenzioni di cui necessita”.

8) La prima proposta in favore del territorio che farà una volta entrato al Senato?

“Creare concretamente occupazione prevale su ogni altra iniziativa. Abbiamo progetti come sopra menzionati innovativi e possibili perché non abbisognosi di danari pubblici”.

9) Sanità: favorevole o contraria all'ospedale unico?

“Certamente favorevole a condizione che si possano istituire centri di primo soccorso strategicamente distribuiti per far fronte all'emergenza e sempre che si possa predisporre una viabilità di servizio rapida e certa”.

10) Un appello al voto: Perché un cittadino dovrebbe votare lei e non un altro o magari, vista la classe politica esistente, non andare proprio a votare?

“Votare FARE significa dare l'opportunità a chi ha le idee chiare di risanare le finanze pubbliche, creare più stato sociale, permettere la crescita economica e occupazionale. Visto il fallimento di una intera classe politica che, tra l'altro, ci ha portato a un debito pubblico superiore ai 2000 miliardi di euro, il voto a FARE riporta le vere necessità dei cittadini al centro della politica.
A tutti coloro illusi e delusi che non hanno più fiducia nella politica -e li capisco- chiedo il sostegno a FARE affinché la loro astensione non favorisca la rielezione di chi è riuscito a indebitare spropositatamente noi e i nostri figli”.

Gabriele Piccardo

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