Il caso Aimeri ieri ha subito una nuova battuta d'arresto con l'avviso dello sciopero dei dipendenti della ditta diramato nella serata dalle tre sigle sindacali. La possibilità che i lavoratori incrociassero le braccia durante il Festival di Sanremo era una voce che si rincorreva a cadenza regolare ad ogni tavolo di incontro tra sindacalisti, comune ed azienda.
Che cosa succederà domani, tempo di finale della kermesse, con la possibilità che le strade della città dei fiori siano invase da cumuli di spazzatura non ritirata? Ne abbiamo parlato con l'assessore all'ambiente Antonio Fera che a fronte di questo interrogativo ha risposto così: “Noi come amministrazione restiamo esterrefatti da questo sciopero, perchè dopo vari incontri avuti nelle settimane scorse, anche in prefettura, abbiamo ottenuto da parte dell'azienda quanto richiesto a garanzia dei lavoratori. Ieri sono arrivati in Comune anche gli ultimi documenti in merito al versamento nominativo del tfr e quelli di legambiente. Quindi per noi ad oggi le cose dovrebbero essere a posto”.
Al momento secondo le più classiche voci di corridoio vicine ai lavoratori, sembra che domani l'adesione sarà minima rispetto al reale numero di dipendenti dell'Aimeri. Si parla infatti di una decina di manifestanti, ma la conferma più importante è stata data dall'azienda agli uffici di palazzo Bellevue, assicurando che il servizio di raccolta rifiuti sarà mantenuto.
Se i documenti chiesti all'ufficio contabilità di Aimeri Ambiente sono stati recapitati, perchè non è stato ritirato lo sciopero? “Non lo riusciamo a capire, - spiega l'assessore Fera - però siamo in uno stato democratico dove i diritti di comportamento vanno tutelati e se questi lavoratori hanno deciso di fare sciopero avranno le loro motivazioni, anche se noi non le comprendiamo. Riteniamo che questa decisione sia fuori luogo soprattutto nei confronti della città ed in questa settimana dell'anno che vede Sanremo sotto i riflettori dei media nazionali. Non capiamo questo atteggiamento visto che le cose si sono ristabilite”.
Che cosa c'è allora dietro questo sciopero? “Tutti, sia comune che sindacati, abbiamo lavorato egregiamente per arrivare a questo punto. Pensiamo che dietro questa scelta ci sia stata una manovra politica che ritengo irresponsabile perchè l'immagine della città va sempre tutelata salvo casi gravi ed eccezionali. Infine, di fronte alle giuste preoccupazioni di questi lavoratori fuorviati, ci tengo a precisare che abbiamo una somma tale nelle casse comunali a garanzia anche della più pesante mancanza della ditta. Per quanto mi risulta gli stessi sindacati si erano detti contenti per quanto era stato fatto per i lavoratori ed ora di fronte ai risultati ottenuti questo cambio di rotta inaspettato ci risulta se non altro anomalo” - ha affermato Fera.
A questo punto bisognerà attendere la protesta di domani in programma nel cuore di Sanremo, in piazza Colombo e poi sicuramente davanti all'Ariston. Solo a quel punto si potrà vedere come si concretizzerà questo sciopero voluto da FP-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI. Se da un lato la speranza che il servizio di raccolta rifiuti venga garantito totalmente d'altro canto c'è il rischio concreto che venga data un'immagine della città non corretta, era necessario?