Andrea Mingardi, opinionista di Sanremonews.it: "Non per andare sempre contro corrente ma devo dire che non so se queste canzoni sono meglio dell'anno scorso, se c'è stata veramente una svolta come dicono tutti riguardo al pubblico giovane, se la conduzione è così speciale, se gli ospiti a mitraglia siano meglio che avere un ospite solo; ho però un sospetto, che questa convergenza di successi, non giustificata dal livello straordinario rispetto alle altre situazioni come l'intervento di Benigni o le vittorie di Vecchioni, sia la volontà di informare i telespettatori che è cambiato qualcosa: quest'ondata di consensi ed alcune critiche violentissime non concordano con il trionfalismo nei confronti del Festival dello scorso anno".
"Se questo il Sanremo dei giovani - continua - non è sicuramente quello della ricerca dei gioani, testi e voce carini ma manca la ricerca, la capacità musicale".
Mingardi conclude ribadendo che "questo è il Festival della morte della vendita della musica, le case discografiche non esistono più, il diritto d'autore non è tutelato, questo è il tema forte di Sanremo, le vere vittime saranno i giovani, i cantanti e i loro prodotti che non venderanno quasi nulla!"