Max Gazzé entra in sala stampa scherzando con i giornalisti: “Tranquilli, fate pure come se non ci fossimo”
“Sotto Casa” è il titolo del brano passato alla finale, così si chiama anche l’album in uscita e dopo Sanremo partirà il suo tour Europeo.
"Ho lavorato molto con mio fratello - commmenta Gazzé parlando del come è nato l brano - e la canzone è uscita in un giorno in cui stavamo scrivendo e hanno suonato alla porta. Erano due testimoni di Geova, gli abbiamo aperto e abbiamo ascoltato quello che avevano da dirci. E abbiamo immaginato come sarebbe andata se nessuno avesse mai aperto la porta a questi ragazzi e che a un certo punto avessero cominciato a parlare davanti ad una porta chiusa. Questo rappresenta la chiusura che c'è fra il modo laico e religioso e anche fra le varie religioni. Non credere in nulla è altrettanto difficile ed impegnativo quanto credere".
"Ho cambiato una parte del testo di “Sotto casa” che diceva “Porto Dio” - continua Gazzé -. Non volevo che l’assonanza fosse confusa o male interpreta e per il palco del Festival ho preferito non rischiare. Sono stato ben attendo a non offendere nessuno e a non volere offendere nessuno".
Per la prima volta nello storia della musica la base strumentale della sua canzone si potrà scaricare su itunes, per permettere ad ognuno di poter fare il karaoke con la base originale. "Magari farò anche un concorso e sicuramente tutti la canteranno meglio di me".
Nella quarta serata Max Gazzé interpreterà “Ma che freddo fa” presentato da Nada al Festival nel 1969:”Non cambierò il testo anche se era cantato da una donna, anzi magari mi vestirò da donna!”