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Politica | 07 febbraio 2013, 17:56

Imperia: Alberto Lucarelli e Pasquale Indulgenza (Rivoluzione Civile) a tutto campo su: diritti, porto, patto di stabilità e beni comuni

"Il fatto che Confindustria - ha detto Indulgenza - stia assumendo un'iniziativa così forte al punto da consentirsi di nominare il nome super manager Enrico Bondi, che è anche l'uomo che ha selezionato le liste di Monti, cosa che io considero in tutta franchezza non proprio elegante e inopportuno..."

Imperia: Alberto Lucarelli e Pasquale Indulgenza (Rivoluzione Civile) a tutto campo su: diritti, porto, patto di stabilità e beni comuni

Giornata di campagna elettorale per i due candidatati alla Camera con "Rivoluzione Civile" di Antonio Ingroia in Liguria, Pasquale Indulgenza  e Alberto Lucarelli. Il primo è stato ex capogruppo di Rifondazione Comunista in consiglio Comunale ad Imperia e il secondo è stato il promotore del referendum sull'acqua e da poco si è dimesso da assessore comunale della città di Napoli per partecipare alla campagna elettorale.   

“La portualità imperiese - interviene Indulgenzanon può essere lasciata in mano agli imprenditori, ai manager, alle banche, C'è bisogno che la cittadinanza imperiese riaquisisca le proprie prerogative democratiche in ordine al destino della portualità, allo sviluppo della città, alla sua crescita civile. Il fatto che Confindustria stia assumendo un'iniziativa così forte al punto da consentirsi di nominare il nome super manager Enrico Bondi, che è anche l'uomo che ha selezionato le liste di Monti, cosa che io considero in tutta franchezza non proprio elegante e inopportuno dato il momento che si scegliesse un signore ottantenne, sicuramente dotato di buone competenze nel campo dei rapporti con le banche, ma in ogni caso anche impegnato nella campagna elettorale da versante ben preciso...

Credo che sia abbia diritto, da parte della collettività imperiese, a conoscere le verità riguardo alla vicenda delle fidejussioni e delle concessioni.

Non è possibile che l'affair porto turistico venga affidato interamente al discorso dalla ricomposizione tra le banche creditrici, la società in crisi e il management che se ne sta occupando come se fosse un affare loro. Il porto più grande del Mediterraneo, o quasi più grande, che oggi versa in condizioni pietose per incompetenze e irresponsabilità della classe dirigente dominante in questi luoghi può essere resuscitato solamente se si ridefinisce parte del suo disegno.

Bisogna avere il coraggio, lo dico anche alle altre forze politiche in particolare del centro sinistra, che in questi mesi sono stati quasi completamente silenti a ciò che è venuto il momento di prendere il toro per le corna e capire che cosa facciamo di un porto che, con il suo gigantismo in ogni caso, rimane insostenibile dal punto di vista ambientale e gestionale e amministrativo. La città di Imperia non può consentirsi un mega scalo così grande con al suo interno funzioni così sbilanciate. Chiediamo un riequilibrio tra le funzioni della cantieristica e quelle deputate alla nautica minore e sociale rispetto agli spazi abnormi concessi alle grandi barche di lusso e alla speculazione immobiliare. Su questo aspettiamo delle risposte".  

Qui il Video Intervento di Alberto Lucarelli:

 

Gabriele Piccardo

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