Politica - 07 febbraio 2013, 10:51

Querelle tra Albenga e Sanremo, per Marco Damele (Anga Imperia): "Ogni città dovrebbe essere Città dei Fiori!"

"Perché invece non sfruttare la notorietà di Sanremo per rilanciare l'intero comparto florovivaistico e la bellissima costa ligure?" si chiede il coordinatore provinciale Anga Imperia

Marco Damele

 

La querelle tra il sindaco di Albenga e quello di Sanremo volta a stabilire quale, tra le due cittadine liguri, sia la vera città dei fiori ha animato le cronache di questi giorni. In merito a questa “diatriba” l'Anga di Imperia esprime una sua riflessione.

“E' naturale che si sfrutti in questo periodo la notorietà di Sanremo - interviene Marco Damele, coordinatore provinciale Anga Imperia - in  prossimità  ovviamente del Festival della Canzone italiana, per riportare l'attenzione  dei  media sul territorio ligure ma un battibecco di questa natura può risultare  quasi ilare agli occhi della nazione. Perché invece non sfruttare la notorietà di Sanremo per rilanciare l'intero  comparto florovivaistico e la bellissima costa ligure? La Liguria – aggiunge Damele -  per la sua  forma, richiama una corona e su questa corona campeggiano fiere delle perle e  delle gemme che altro non sono se non le bellissime città che da sempre la  caratterizzano assieme al mare cristallino ed ai fiori. Non solo Sanremo dunque e neppure Albenga ma l'intera Liguria da La Spezia a Ventimiglia. L'attenzione della nazione per i fiori non può essere puntata su Sanremo sempre e solo in occasione del Festival.

L'evento canoro - prosegue Damele -dovrebbe costituire  il  trampolino per la promozione di un territorio vivo ed attivo tutto l'anno che necessita assolutamente di essere rilanciato per tornare a ricoprire il ruolo  di leader nei settori turistico e florovivaistico esattamente come era fino agli anni 90. Ci sono le potenzialità e devono essere valorizzate. Non devono essere la  singola città o il singolo comparto a muoversi, bensì uno sforzo collettivo. Il frutto della sinergia di persone ed istituzioni dell'intero territorio ligure  che unendosi potrebbero ridare linfa nuova e rilanciare la regione attraverso  le produzioni d'eccellenza e l'ospitalità. Proprio dal fiore potrebbe partire la rinascita. Attraverso una nuova forma di mentalità che veda il fiore come un patrimonio da conservare e promuovere. Il  fiore come veicolo di conoscenza di un territorio e caratteristica fondante  della Riviera dei Fiori e dell'intera Liguria. I Giovani di Confagricoltura  si spingono ancora più avanti con una proposta:  "Il territorio ligure, la floricoltura diventi patrimonio dell'umanità ".

 

Silvia Iuliano