Politica - 05 febbraio 2013, 13:04

Elezioni Politiche: anche Donatella Albano (PD) ha risposto alle 10 domande di Sanremonews

“Votare Donatella Albano vuol dire votare il cambiamento, una politica nuova e coraggiosa. Scelte giuste per i cittadini e non solo per i potenti e gli amici dei potenti, con il sostegno e la garanzia del Partito più democratico d’Italia. Le pare poco?”

Donatella Albano

Continuano le interviste di Sanremonews ai candidati in provincia di Imperia alle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Abbiamo proposto a tutti i candidati in corsa per un posto alla Camera dei Deputati o al Senato di rispondere a domande che hanno come tema centrale Imperia e le sue problematiche ma anche temi di carattere nazionale. Nei giorni scorsi hanno risposto alle nostre domande Giuseppe Fossati (FLI), Eugenio Minasso (Pdl), Pasquale Indulgenza (Rivoluzione Civile) e Carla Nattero (SEL).

Oggi vi proponiamo l'intervista a Donatella Albano candidata capolista nelle fila del Partito Democratico (in coalizione con Sinistra Ecologia e Libertà) per il Senato.

L'intervista:

Chi è Donatella Albano?

"Sono sposata con Severino, ferroviere, sono la mamma di Stefano e Diana e lavoro al patronato della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA). Sono un ex consigliere comunale di Bordighera e membro dell’assemblea nazionale del Partito Democratico.

Sono attivista di Libera, l’associazione contro le mafie fondata nel 1995. Ho partecipato a diverse iniziative insieme a don Luigi Ciotti, e ho ricevuto, tra gli altri, l'encomio di Nando Dalla Chiesa per la mia attività nel Consiglio comunale di Bordighera e le mie prese di posizione contro l’apertura di nuove attività economiche a rischio mafia sul territorio comunale.

Dal 2000 sono presidente dell'ABC Bordighera – Pallamano, un’attività premiata nel 2012 con l'Oscar dello Sport, nel 2007 ho aderito all'associazione Penelope – Gruppo Donne del Ponente per le pari opportunità.

Occupazione, lavoro, agricoltura e conciliazione dei tempi lavoro-famiglia sono da sempre tra i temi a me più cari, insieme alla lotta per il rispetto della legalità e delle istituzioni.

Sono arrivata prima alle elezioni primarie in provincia di Imperia con oltre 1000 voti e sono stata scelta dall'assemblea nazionale del PD come capolista in Liguria per il Senato".

1) Perché ha deciso di candidarsi per il Senato nelle fila del Partito Democratico?

Il nostro territorio è a un bivio: è ora di cambiare, con coraggio. Liberarsi dai condizionamenti della criminalità organizzata, del malaffare, delle clientele. Fare la politica giusta per i cittadini e non solo per i potenti e gli amici dei potenti. Ho il sostegno di un grande Partito che rappresenta le idee di tanti e non solo le opinioni di un leader, del solito capopopolo che finirà per ingannare, ancora una volta, l’Italia. Il Partito Democratico ha dato una grande spinta al rinnovamento della politica e lo ha fatto consultando i cittadini”.

2) Questione porto di Imperia: di chi è la responsabilità di quello che è successo? Ha in mente una proposta di soluzione legata al completamento e alla gestione dello scalo turistico?

Al di là delle vicende giudiziarie la responsabilità politica è tutta del centrodestra: una grande opportunità persa per scarsa trasparenza. Ora le conseguenze del disastro rischiano di ricadere solamente sugli imperiesi. Soluzioni? Intanto occorre prima dipanare il groviglio di problemi economici, giudiziari, amministrativi e societari. Il mio auspicio è che venga tutelata la parte pubblica e i cittadini che vi hanno investito i propri risparmi. Peraltro, tutto il piano di sviluppo economico legato a porti e porticcioli va ripensato.

Gli interventi devono essere proporzionati e non predatori, ci vuole maggiore controllo e garanzie sulle aziende appaltanti, bisogna tutelare meglio i loro lavoratori. In futuro, in particolare per il Porto di Imperia, bisognerà dare più attenzione alla cantieristica, ai servizi e in generale alle strutture che creano lavoro. I porti devono essere un volano per il turismo, il commercio, la ristorazione, ma non la scusa per creare vere e proprie città dormitorio galleggianti o con vista mare”.

3) Occupazione giovanile e non: come creare nuovi posti di lavoro?

Il PD chiede una revisione del sistema fiscale, che alleggerisca il costo del lavoro delle imprese e nel contempo renda più pesanti le buste paga (cuneo fiscale), privilegiando una tassazione sui grandi patrimoni finanziari e immobiliari. L'Italia e la provincia di Imperia devono uscire dall'immobilismo occupazionale che ha prodotto un ventennio di centrodestra. A questo bisogna aggiungere una nuova concezione dell'istruzione che fornisca competenze nei settori chiave ponentini - turismo, agricoltura, servizi, piccola cantieristica - e l'insegnamento obbligatorio di inglese e francese. Dobbiamo essere competitivi in qualità e innovazione, incoraggiando gli imprenditori ad assumere più stabilmente e i lavoratori a non andare via dal nostro territorio. Ogni giovane che va all'Estero è una perdita di ricchezza per l'Italia e per la provincia di Imperia. Servono inoltre politiche sociali a sostegno della conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, la rete degli asili nido andrebbe gestita direttamente dallo Stato come il percorso scolastico e non affidata solo alle risorse sempre più esigue dei comuni. Le imprese devono essere aiutate a creare una rete consortile per la gestione di asili nido aziendali. La ricostruzione del nostro Paese va fondata sul lavoro e sulle pari opportunità”.

4) Economia: su cosa puntare e come rilanciare quella esistente?

“Sulle ricchezze del territorio: agricoltura di qualità, che valorizzi l'olivicoltura, la viticultura, la floricoltura e tutte le nostre tipicità, integrate con un turismo rispettoso del territorio. Prodotte però in modo innovativo, con rispetto per la sostenibilità ambientale e con un ampio uso delle energie rinnovabili. Il nostro sole, il nostro clima e l'eccezionale varietà paesaggistica sono risorse che dobbiamo valorizzare, dal mare alla montagna, per far crescere il turismo. Ma per far arrivare turisti e operatori economici nel nostro territorio occorre migliorare i servizi di trasporto verso l'entroterra, verso la Francia e verso Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. La Liguria deve fare sempre più rete, non solo con i cugini d'Oltralpe ma con tutta Europa.

Le piccole e medie imprese devono essere sostenute con un più semplice accesso al credito e con una minore burocrazia: non è possibile che per aprire un'attività servano una ventina di pratiche. Bisogna inoltre garantire l'accesso all'innovazione tecnologica”.

5) Ambiente: Quali proposte al fine di tutelare l'ecosistema?

Il Partito Democratico vuole una politica industriale “integralmente ecologica”, ossia individuare aree d’investimento, ricerca e innovazione nelle quali la qualità, la mobilità sostenibile e l'efficienza energetica, siano metodi e obiettivi primari. Io spingerò per il miglioramento del trasporto pubblico locale, per la riduzione dei rifiuti all'origine, per il loro riutilizzo e l’efficienza della catena del riciclo”.

6) Piano regolatore: Qual’è la sua posizione sul possibile incremento o meno delle costruzioni in città?

“Sottoscrivo pienamente quanto affermato dal nostro candidato premier Pierluigi Bersani: basta con la cementificazione, ci sono tanti edifici da recuperare, e non solo nei centri storici. Le imprese edili potrebbero tornare a fare la parte del leone grazie alla loro incredibile sapienza artigiana, capace di ristrutturare anche gli immobili storici inserendo impianti ecosostenibili a impatto estetico minimo.

La Liguria ha già sacrificato moltissimo suolo al cemento, bisogna anche saper dire basta se vogliamo una terra vivibile per i nostri figli. Certo, dobbiamo venire incontro a chi, dopo anni di sacrifici, si trova a dover riconvertire la propria azienda agricola. Bisogna fare in modo che la terra non perda valore e al tempo stesso contenere lo strapotere del settore immobiliare. Ci sono proposte interessanti per una revisione del sistema degli indici che andrebbero valutate con attenzione nelle sedi opportune. Infine, bisogna che vengano portate a termine le opere pubbliche iniziate e mai finite: non possiamo continuare ad essere la terra delle incompiute”.

7) Diritti: Gay e coppie di fatto, matrimoni e adozioni. Qual'è la sua posizione su questi temi?

“Credo che sia compito dei democratici fare sì che tutti possano godere appieno dei diritti politici, civili e sociali, secondo il principio costituzionale della laicità dello Stato. Una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico al pari delle coppie eterosessuali. Per quanto riguarda le adozioni, credo che per un minore sia importantissimo ricevere l'amore di una famiglia, comunque sia composta. Non conosciamo forse ragazzi cresciuti da zie e madri, da nonni e padri e via dicendo? L'importante, sia nel caso delle coppie eterosessuali o di quelle omosessuali, è che in un nucleo famigliare ci sia amore e rispetto reciproco”.

8) La prima proposta in favore del territorio che farà una volta entrata al Senato?

La revisione degli estimi catastali agricoli. La tassazione deve essere in linea con il resto d'Italia. Attualmente, penalizzata da trasporti, crisi economica e da estimi catastali troppo alti, un'impresa floricola media del Ponente si è trovata a pagare dalle 20 alle 30 volte rispetto ad altre aree concorrenti di Ercolano e Pescia”.

9) Sanità: favorevole o contraria all'ospedale unico?

“Non è corretto parlare di “ospedale unico”, in realtà si tratta ricostruire l'organizzazione sanitaria provinciale, mantenendo una rete diffusa di punti di primo soccorso e assistenza ordinaria, e concentrando una nuova e più efficiente struttura gli interventi e le degenze più complesse, per migliorarne la qualità dei servizi. Ristrutturare e rifare l'impiantistica dei centri ospedalieri attualmente esistenti per renderli all'avanguardia costa di più che costruire un nuovo polo, magari meglio servito dalla rete stradale per meglio rispondere alle emergenze. È inutile arrivare a un pronto soccorso inadeguato e accorgersi che sarebbe stato necessario trasportare il paziente in un altro ospedale. Sarebbe ottimo avere una struttura d'eccellenza nella nostra provincia, in modo da evitare ciò che accade oggi, ossia i trasferimenti anche in elisoccorso al Santa Corona di Pietra Ligure, agli ospedali genovesi o addirittura fuori regione”.

10) Un appello al voto: Perché un cittadino dovrebbe votare lei e non un altro o magari, vista la classe politica esistente, non andare proprio a votare?

Votare Donatella Albano vuol dire votare il cambiamento, una politica nuova e coraggiosa. Scelte giuste per i cittadini e non solo per i potenti e gli amici dei potenti, con il sostegno e la garanzia del Partito più democratico d’Italia. Le pare poco?”

Gabriele Piccardo