"Abbiamo appreso con stupore dagli organi di stampa che il tracciato dell’Aurelia bis nella valle del Rio Oliveto ha subito una traslazione a valle di circa 170 metri. La Regione con delibera di Giunta n. 1753 del 18 dicembre scorso, ha chiesto all’ANAS di apportare questa modifica sostanziale senza peraltro informare il Comune di Imperia che, in qualità di ente territoriale, si configura ed è sempre stato interlocutore dell’ANAS e della Regione sul tracciato di questa importantissima arteria stradale".
Lo scrive il coordinamento cittadino del PDL di Imperia, che prosegue: "Negli anni si sono susseguite delibere, riunioni, sono stati svolti accurati sopralluoghi sempre alla presenza del Comune e della Provincia. Traslare il tracciato principale di quasi 200 metri è una modifica sostanziale che deve coinvolgere tutti gli enti preposti, anche il Comune di Imperia. Se la finalità di detta traslazione trova ragione esclusivamente nella soluzione delle problematiche sollevate dagli abitanti di Castelvecchio e della valle del Rio Oliveto, possiamo affermare con assoluta certezza che il nuovo tracciato non porterà alcun beneficio, tantomeno alcuna soluzione definitiva a dette problematiche! Si solleveranno infatti ulteriori controversie e ricorsi da parte delle persone che vivono 200 metri più a valle e che saranno inevitabilmente coinvolte nella realizzazione dell’opera, dal momento che la stessa interesserà altri terreni ed edifici prima non coinvolti".
"Per risolvere realmente il problema della valle Oliveto - termina il PDL - occorre uno studio molto più ampio ed approfondito sia a livello tecnico che politico. La soluzione proposta dalla regione al contrario ha solo spostato il problema. Il Coordinamento Cittadino del PDL pertanto ribadisce l’ importanza dell’opera in oggetto e la validità del progetto approvato con tutti i crismi di legge e che prevede per ogni valle un proprio svincolo a raso. Anche il PDL è attento alle ipotesi e alle proposte dei comitati cittadini. La traslazione deliberata dalla Regione si configura invece come uno spot elettorale e non come un intervento volto a tutelare realmente le esigenze della nostra collettività".