Italo Calvino, come tutti i grandi creatori, suscita analisi e sollecita ispirazioni a non finire. Dopo il “Quaderno” numero 69 de “La Riviera Ligure” edito dalla Fondazione Mario Novaro e la mostra “Città invisibili. 12 artisti per Italo Calvino” visitabile al Museo Civico fino al 2 marzo, ecco due incontri collaterali ad arricchire la riflessione sullo scrittore ligure. Entrambi a ingresso libero, si svolgeranno nella sede dello stesso Museo sanremese, che ne cura l’organizzazione insieme alla Fondazione Novaro di Genova.
Oggi pomeriggio, alle 16,30, la grafologa Maria Teresa Morasso terrà una conferenza sul tema “Italo Calvino: slancio del cuore in agile mente - Il profilo di personalità dall’analisi della grafia”.
Venerdì 15 febbraio, alle ore 16,30, Giorgio Bertone, Gerson Maceri e Walter Di Giusto saranno i relatori di “Ripensando Italo Calvino”.
Due proposte, quindi, per approfondire la conoscenza dell’uomo e dell’artista che tanto ha dato alla cultura del Novecento, partendo dalla Liguria, dal suo carattere forte, silenzioso, originale. Maria Teresa Morasso, presidente dell’Associazione Grafologica Italiana sezione Liguria, propone i risultati dello studio longitudinale di manoscritti autografi di Calvino, considerati nella loro valenza simbolica e autorappresentativa. Un modo inconsueto di sondare aspetti della personalità e motivazioni profonde di uno scrittore che ha inventato un barone residente sugli alberi e un visconte dimezzato, per fare un paio di esempi. La studiosa metterà a fuoco convergenze e divergenze fra il suo essere uomo e la sua opera letteraria. Durante l’incontro emergeranno riferimenti specifici al libro Le città invisibili. Inoltre, la Fondazione Mameli Calvino ha messo a disposizione della grafologa anche documenti autografi della madre dello scrittore, la botanica e naturalista Eva Mameli, che ugualmente saranno analizzati e messi in relazione con la personalità del figlio.
I protagonisti della seconda conferenza, Giorgio Bertone, Gerson Maceri e Walter Di Giusto, sono tre fra gli autori del “Quaderno” numero 69 de “La Riviera Ligure”. Come spesso accade, ogni articolo anziché costituire il punto finale di una ricerca, diventa la base di un’altra partenza. Nuove idee si allacciano a quelle messe nero su bianco e rimangono in attesa. “Ripensando Italo Calvino” è l’occasione per dare voce a quanto esposto sul Quaderno e agli eventuali aggiornamenti. Bertone, docente di Filologia italiana all’Università di Genova, ha scritto due saggi: “Quarant’anni dopo. Attualità e inattualità delle ‘Città Invisibili’” e , insieme a Loretta Marchi, “La formica argentina. Una straordinaria tradizione familiare”. Maceri, studioso e scrittore, sempre nel “Quaderno” ha pubblicato “La cinquantaseiesima città invisibile”, riferendosi alla stessa Sanremo, nel suo rapporto di matrice con lo scrittore che da quella vissuta ne ha inventato tante con la fantasia.
L’artista Walter Di Giusto parlerà del progetto a cui lui stesso ha dato forma, cioè la mostra in corso al Museo Borea D’Olmo, che ha curato e che comprende anche sue opere. Tutto ruota intorno alla città, a come la si vive e a come la si descrive, nella realtà e nell’immaginazione.