Serena Bottini, la nuora di Lino, ci ha scritto per ricordare il suocero:
"In questo momento di estremo dolore, un dolore che è fisico perchè una parte del mio cuore non c'è più, sento il bisogno di scrivere quello che la mia famiglia ed io sentiamo ma che per la nostra riservatezza non abbiamo reso pubblico. Per prima cosa, perchè sono sicura che mio suocero avrebbe voluto così, voglio ringraziare la dottoressa ed i soccorritori del 118 che per quasi due ore hanno cercato di far battere ancora il cuore di Lino con una dedizione al loro lavoro ed un'umanità che merita tutto il nostro rispetto. Ma purtroppo il suo cuore non poteva più battere, perchè era un cuore ferito; era il cuore di un galantuomo che non poteva battere pensando che anche solo una persona della sua Sanremo potesse mettere in dubbio la sua onestà. Voglio ringraziare la Polizia Municipale che lo ha pianto non come si piange un Sindaco ma come si piange un papà; voglio ringraziare tutti i suoi pazienti che sono venuti a salutarlo ancora una volta, l'Orchestra sinfonica che lui tanto amava e difendeva, la Protezione civile e tutte quelle persone che gli hanno voluto bene, un bene sincero che vi ho letto negli occhi nel vostro ultimo saluto. Ci tengo a far sapere a tutti che Lino non andrà in esilio a Mentone come qualcuno ha scritto. Molte persone che un tempo gli erano vicine l'hanno voluto mettere in esilio, per anni ha atteso telefonate che non sono mai arrivate! Lino non sarà mai in esilio nei ricordi della gente comune, quella che lui amava, la sua gente. Non dimenticatelo mai, perchè non lo merita! Ciccio questa lettera te la dovevo per ringraziarti di tutto l'amore che ci hai dato. Hai lasciato un vuoto che non posso ma soprattutto non voglio colmare. Dicevi sempre: 'Ricordatevi prima dell'amore c'è la stima...'. Papà tutta la tua famiglia ti ama e ti stima!"