Regione: aeroporto d'Albenga, Scibilia incontra l'assessore Berlangieri

"La decisione assunta dal Ministero dello Sviluppo Economico Corrado Passera rispetto alla classificazione degli aeroporti, che esclude Albenga dagli impianti di interesse nazionale, non deve destare troppo stupore. E' evidente che la infrastruttura ingauna non può essere considerata 'di rilevanza strategica a livello Ue". Parole del consigliere regionale del PD Sergio Scibilia in merito al 'caso' nato intorno all'Aeroporto d'Albenga, considerato da molti come sottovalutato per l'importanza strategica che potrebbe avere per il ponente ligure. 

Sull'argomento però Scibilia ha voluto fare alcune considerazioni: "La decisione ministeriale aggiunge però che questi tipo di scali non sono condannati alla chiusura, ma toccherà alle Regioni trovare le soluzioni adatte per farli camminare con le loro gambe. Cosa fare quindi del aeroporto di Albenga spetta, come ha ben indicato l'imprenditore imperiese Luca Ramone di 'Fare Ponente', alla nostra amministrazione regionale e noi non dobbiamo sottrarci nel aprire una discussione e capire quali sono le reali prospettive.

E' evidente che la risposta può arrivare solo da un confronto serrato con il mondo privato, con il mondo delle imprese liguri. Questo scalo molto vicino ad un altro 'complicato' come quello di Genova - note le problematiche ed i punti di crisi - e vicino ad uno invece internazionale, in pieno sviluppo come quello di Nizza, deve capire quali nuovi spazi di mercato può reperire. - aggiunge  il consigliere regionale - Purtroppo Albenga rappresenta una delle tante perle della collana lasciata in eredita dal periodo 'buio' del potere del ex Ministro Claudio Scajola, incapace di dare occasioni di sviluppo alla nostra terra, lasciando strutture incomplete, inutili, capace solo di spot elettorali e iniziative demagogiche.

Una logica politica che ha portato arretratezza e ha causato grossi danni al mondo delle nostre imprese, senza creare prospettive per le future generazioni. Questa non è la mentalità che deve perseguire oggi la Regione Liguria. Questo non è il sistema con cui il Presidente Burlando sta governando la nostra Regione e sta gestendo le diverse pagine di crisi industriale. Serve professionalità e serietà, bisogna affidarsi ad un nuovo Piano di Sviluppo sostenibile e concreto, che stia sul mercato, che serva concretamente a creare nuovi posti di lavoro, che possa essere di aiuto alle nostre imprese agricole, al settore del turismo.

Servono interventi tecnici sullo scalo, quale per esempio il prolungamento della pista di decollo. Dobbiamo valutare con attenzione le proposte avanzate già avanzate e oggi confermate da 'Fare Ponente' e riprendere le vecchie idee rispetto alla logistica. - prosegue - In qualità di Presidente della Commissione Attività Produttive ritengo che Albenga possa essere una scommessa ancora non persa, che si possano trovare nuovi sbocchi legati alla sua posizione geografica  internazionale. Quindi per esempio capire se ci possano essere degli interessi diretti da parte del Principato di Monaco, sede di molte multinazionali, ma anche meta turistica molto ambita, con un trend economico sempre positivo.

Le Camere di Commercio di Imperia, Savona e Nizza devono essere uno dei principali motori con la Regione, rispetto alla redazione di uno studio attento e concreto, ricerche di mercato. Bisogna capire se si possano trovare nuovi spazi di interesse per nuovi turisti europei, offrendo nuovi piani di marketing mirati a promuovere il nostro patrimonio naturale, il nostro patrimonio artistico, nuove offerte legate allo sport outdoor (mare, collina, montagna). - chiosa Scibilia - Come Presidente della Commissione Attività Produttive ho già avuto un incontro oggi pomeriggio con l'assessore al turismo Angelo Berlangeri per chiedere un suo impegno rispetto a queste considerazioni e per valutare con attenzione se esista un futuro per Albenga, imparando dal passato che una 'rondine non fa primavera' e non basta un volo andata e  ritorno per Roma, a spese della collettività, per dire che io ci tengo alla mia terra".