Riparte con una Due Diligence, ovvero un processo investigativo che viene messo in atto per analizzare valore e condizioni di una società, l’attività della Porto di Imperia dopo la recente nomina di venerdì scorso dell’Amministratore Unico Giuseppe Argirò. Per impostare il lavoro, infatti, serve un’analisi generale dettagliata dei vari aspetti di questa delicata quanto complicata vicenda.
Proprio per questo Argirò, che sostituendosi ad un cda con un presidente ha la possibilità di agire in maniera più veloce e tempestiva visti i tempi ormai strettissimi, ha voluto avviare subito questa operazione. Il primo atto è stato l’incarico conferito ad un professionista esperto del settore, Arturo Cipriani, per avere un quadro preciso della situazione relativa all’approdo turistico imperiese.
La due diligence sarà incentrata, in questa prima fase, su due tematiche di grande importanza: la sicurezza e l’ambiente. La verifica che dovrà essere prodotta riguarderà sia i contenuti sostanziali sia gli adempimenti formali che le norme impongono.
“Se da questa analisi emergeranno carenze o problematiche, per le quali c’è già stata una prima percezione – fanno sapere dalla Porto di Imperia spa - è intenzione dell’Amministratore Unico Argirò avviare un programma immediato di intervento per emendarle. Questo sarà un sistema che verrà utilizzato come base di lavoro e che, dopo questa prima indagine, riguarderà anche la situazione contabile ed il quadro amministrativo”.
La priorità è infatti quella di giungere nel più breve tempo possibile ad avere una fotografia nitida di ogni aspetto, per poter intervenire con tempestività a tutela del porto e dell’economia del territorio.