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In Breve

Speciale elezioni Imperia | 29 gennaio 2013, 16:31

Imperia: 10 domande ai candidati imperiesi alla Camera e al Senato, ecco le risposte di Giuseppe Fossati (FLI)

Sanremonews da il via alle interviste ai candidati imperiesi in vista delle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Abbiamo proposto a tutti i candidati imperiesi/dianesi in corsa per un posto alla Camera dei Deputati o al Senato di rispondere a domande che hanno come tema centrale Imperia e le sue problematiche ma anche temi di carattere nazionale. La prima intervista che vi proponiamo è quella al candidato nelle fila di Futuro e Libertà per l'Italia, l'avv. Giuseppe Fossati.

Giuseppe Fossati

Giuseppe Fossati

Sanremonews da il via alle interviste ai candidati imperiesi in vista delle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Abbiamo proposto a tutti i candidati imperiesi/dianesi in corsa per un posto alla Camera dei Deputati o al Senato di rispondere a domande che hanno come tema centrale Imperia e le sue problematiche ma anche temi di carattere nazionale. La prima intervista che vi proponiamo è quella al candidato nelle fila di Futuro e Libertà per l'Italia, l'avv. Giuseppe Fossati.

Nato a Imperia il 31.3.1965, svolge da oltre 20 anni la professione di avvocato presso lo studio legale di famiglia. Ha due figli di 12 e 15 anni, Riccardo e Francesca. Membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Imperia da tre mandati.

Capogruppo di Alleanza Nazionale e poi Assessore con deleghe a Politiche del lavoro e Comunitarie, Servizi Demografici e Statistici, Innovazioni Tecnologiche, Formazione, Servizi per le imprese, Sicurezza dei Cittadini, Attività e Servizi Educativi nella seconda Giunta Sappa (2004/2009).

Rieletto nel giugno 2009 in Consiglio Comunale nelle liste del PdL ha ricoperto il ruolo di Capogruppo sino al settembre 2010. Nel settembre 2010, ritenendo esaurita l’esperienza nel PdL, ha dato le dimissioni dal gruppo del PdL ed ha costituito il gruppo FLI in Consiglio Comunale ad Imperia. Caduta l’amministrazione Strescino, ha fondato l’Associazione Politico Culturale “Officina Città” di Imperia, associazione che si segnala tra la più attive ed apprezzate livello cittadino, che si propone quale motore di una proposta civica, slegata dai partiti, per le prossime elezioni amministrativa.

L'intervista:

1) Perché ha deciso di candidarsi alla Camera dei Deputati nelle fila di Futuro e Libertà?

“Il Ponente sta vivendo una crisi senza precedenti che richiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Sono fermamente convinto che questo territorio abbia bisogno di nuovi rappresentanti credibili e competenti, che abbiano esperienza diretta del mondo del lavoro e delle professioni, che abbiano dato prova di competenza, serietà ed affidabilità personale.

Futuro e Libertà mi ha offerto la possibilità di essere candidato a dare il mio contributo ed ho ritenuto un dovere, oltre che un onore ed un piacere, accettare la possibilità, concreta, di rappresentare le esigenze ed i legittimi interessi del Ponente a Roma. Non sono tra quelli che si lamentano al bar, ma poi, quando serve un impegno diretto, si tirano indietro”.

2) Questione porto di Imperia: Di chi è la responsabilità di quello che è successo? Ha in mente una proposta di soluzione legata al completamento e alla gestione dello scalo turistico?

“La mia posizione credo sia nota. Ritengo che la scelta politica del Porto fosse e sia corretta e rivendico l’onore di averla condivisa. Il Porto sarà uno dei motori di crescita di Imperia e, se correttamente attivate le sinergie possibili, di tutto il Ponente. Coloro che sono stati delegati ad attuare tale scelta, peraltro, hanno operato molto male, commettendo molti, troppi errori, se frutto di reati o solo di incapacità e negligenza saranno i giudici a dirlo.

Premesso che il Porto deve essere finito, la soluzione è complessa e dipende dallo scenario che si prospetterà:

a) se non ci sarà la decadenza della concessione demaniale, il Comune dovrà assumere il controllo della società, nominando i suoi rappresentanti non in base alle simpatie politiche, ma alle competenze. Serve un management che si intenda di portualità, non amici degli

b) se ci sarà la decadenza della concessione, il Comune dovrà assumere la gestione diretta o indiretta del porto, tramite la Imperia Yacht (società 100% comunale che gestisce il porto di Oneglia), assorbendo il personale della Porto di Imperia e riconoscendo agli ex titolari di posto barca una tariffa di noleggio del posto agevolata che, grazie al differenziale con la tariffa standard, faccia recuperare loro l’investimento perduto. Quanto alle opere a terra, si dovrà procedere ad una gara per individuare un soggetto privato interessato a terminarle”.

3) Occupazione giovanile e non: Quali proposte per creare nuovi posti di lavoro?

Il futuro di Imperia e del Ponente è il turismo. E’ la nostra unica reale possibilità di crescita. Occorre rendere più appetibile il nostro territorio, generando quel flusso turistico che, incidendo di riflesso sui settori commerciali e dei servizi, genererà occupazione. Il turismo, attenzione, non è più solo quello stagionale o balneare, ma è sportivo, culturale, congressuale. La nostra terra ha potenzialità enormi, ha le strutture ed il clima per dare un’offerta a 360 gradi e per 364 giorni all’anno. Occorre che chi la rappresenterà abbia le idee chiare e, soprattutto, voglia di impegnarsi seriamente. Occorrono persone che conoscono il mondo del lavoro e la realtà economica, non frequentatori dei salotti o dei palazzi romani”.

4) Economia: su cosa puntare e come rilanciare quella esistente?

“Come ho già detto, nel ponente occorre puntare sul turismo, salvaguardando ovviamente l’esistente, il settore agroalimentare, la floricultura, l’edilizia, la poca industria rimasta, il commercio, ecc. Occorre dare agli operatori economici gli strumenti per lavorare e programmare lo sviluppo delle loro aziende. I dati economici emersi nel convegno di lunedì di Confcommercio e Rete Imprese Italia sono drammatici, ma le soluzioni sono note: riduzione dell’eccessiva pressione fiscale, dell’alto costo del lavoro, delle difficoltà di accesso al credito, decisa azione per eliminare l’inefficienza e farraginosità della macchina burocratica, ecc. Le soluzioni sono note, ma chi ha governato per gli ultimi 20 anni, Berlusconi e Prodi, non ha fatto nulla: molti proclami, molte promesse elettorali, pochi fatti.

Occorre un cambio di classe politica, che può venire solo dal territorio e dal mondo del lavoro, che metta in atto una azione di governo seria che, necessariamente, muova da un deciso taglio della spesa pubblica e della riduzione del debito. Va rivista drasticamente l’architettura istituzionale, riducendo le centrali di spesa (anche politica, ma non solo). Non si può promettere di ridurre le tasse o il peso contributivo se poi, in parlamento, si è bloccata, ad esempio, la riduzione delle province, dei parlamentari, delle centrali di spesa in genere. Il governo Monti aveva presentato proposte molto incisive sul punto, il Parlamento le ha bloccate”. 

5) Ambiente: Quali proposte al fine di tutelare l'ecosistema?

Il tema ambientale, per un territorio che vuole fare una decisa scelta turistica, è centrale e prioritario. Occorre provvedere quanto prima a rendere operativo il depuratore di Imperia, con il collegamento ai comuni del Golfo Dianese, risolvere in modo definitivo il problema dello smaltimento dei rifiuti, in modo ambientalmente compatibile e con il superamento del sistema delle discariche, prevedere la pronta ultimazione delle grandi infrastrutture, pubbliche o private, che, eterne incompiute, rappresentano una ferita nel tessuto ambientale della Provincia”.

6) Piano regolatore: Qual'è la sua posizione sull'eventuale incremento o meno delle costruzioni in città?

“Occorre prendere atto che una errata pianificazione urbanistica, caratterizzata dall’ipocrisia delle c.d. “case agricole” (che agricole non sono e che “costringono” a sbancamenti enormi per ricavare volumi semi-interrati) ha seriamente compromesso il nostro territorio, che va riqualificato. Le nostre colline sono state caratterizzate da una disordinata costruzione di fabbricati, senza che fossero dotati di servizi ed urbanizzazioni idonee, primarie e secondarie. Di contro, in città sono stati previsti volumi abnormi ed ingiustificati su fazzoletti di terreno.

La nuova pianificazione urbanistica dovrà curare, anzitutto, il recupero delle aree dismesse, incentivare la riqualificazione dei volumi esistenti, prevedere, con una operazione di equità, indici di edificabilità diffusi, ma modesti, per dare la possibilità a chi possiede un terreno in zone di espansione di costruire la propria casa. Basta speculazioni edilizie, ma possibilità di chi lo desidera di costruire case indipendenti dotate di servizi ed urbanizzazioni adeguate”.

7) Diritti: Gay e coppie di fatto, matrimoni e adozioni. Qual'è la sua posizione su questi temi?

“Come credo sia noto, sono liberale, che ha una visione laica della politica, pienamente corrispondente a quella espressa dal partito che mi candida. Sui temi etici, Futuro e Libertà, è senza dubbio il partito più moderno e liberale. Ne consegue che non considero l’omosessualità un problema per lo Stato. Allo stesso modo, ritengo che si debba introdurre una normativa che dia la possibilità alle coppie di fatto di prevedere tutele e veste giuridica per il loro rapporto. Da liberale, però, ritengo che non debba essere un obbligo: è la coppia che deve poter decidere se attribuire rilievo giuridico o meno al rapporto.

Credo, da liberale, che lo Stato debba entrare il meno possibile nella vita dei cittadini, in particolare su aspetti così personali. Sono favorevole a consentire il matrimonio anche tra coppie omosessuali, ma sono contrario a consentire l’adozione di minori a tali coppie. Credo che la tutela e l’interesse del minore debba prevalere sulla legittimo desiderio di tutti di essere genitori”.

8) La prima proposta in favore del territorio che farà una volta entrato alla Camera.

Introduzione di una Moratoria Bancaria per 36 mesi: come tutti coloro che vivono e lavorano nel nostro territorio hanno capito, la crisi sta mettendo in ginocchio le famiglie e le piccole e medie imprese, condividerò quindi la proposta elaborata con altri colleghi candidati di Futuro e Libertà che preveda la sospensione fino a 36 mesi degli obblighi di pagamento con le Banche o le Finanziarie, affinché le persone fisiche, ma anche le piccole e medie imprese, gli artigiani, i commercianti che sono momentaneamente in difficoltà a causa della perdita del lavoro o di un calo improvviso degli affari possano avere il tempo di riprendersi e poter onorare quindi i loro debiti. Occorre dare respiro alle famiglie ed alle imprese, per superare questa fase così critica.

9) Sanità: favorevole o contrario all'ospedale unico?

Personalmente sono contrario all’Ospedale Unico. Mi pare un intervento che segue più logiche immobiliari, legate alla costruzione del nuovo plesso ed alla vendita degli attuali presidi ospedalieri, che sanitarie.

Credo che la direzione corretta sia prevedere una specializzazione delle strutture oggi esistenti, che dovranno però mantenere un punto di pronto soccorso che, eseguite le prime cure, indirizzi il paziente alla struttura specializzata e di eccellenza presente sul territorio.

Non ha senso avere due o più ospedali generalisti. Ha senso ed è necessario avere centri di eccellenza e specializzazione che possono e devono essere collocati nelle attuali strutture, con una spesa infinitamente minore”.

10) Un appello al voto: Perché un cittadino dovrebbe votare lei e non un altro o magari, vista la classe politica esistente, non andare proprio a votare?

Credo che votare sia un dovere civico cui nessuno di deve sottrarre. Non serve a nulla “mugugnare” al bar per esprimere poi “non voto” o un voto solo di protesta. Il nostro territorio non può permettersi di non essere rappresentato alla Camera, mentre, stante il sistema elettorale, al Senato lo sarà certamente visto che vi sono candidati della sinistra che certamente verranno eletti a prescindere dal voto dei ponentini.

La congiuntura economica che stiamo vivendo è molto seria ed occorre che i cittadini diano fiducia a coloro che reputano persone serie e competenti, oltre che oneste, credo senza guardare troppo al partito o allo schieramento in cui sono candidate. Viviamo una fase politica in cui, più che al partito, bisogna guardare alla persona. La fase delle scelte aprioristiche o di “tifo” credo sia finita. L’invito che rivolgo agli elettori è di guardare non alla maglia che indosso, ma alla persona che sono, valutando se sono degno di rappresentare questo territorio”.

Gabriele Piccardo

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