“Bisogna far recuperare fiducia. C’è una colpa da parte della politica, che è stata assente su molti grandi temi, forti temi quali la famiglia”. Così ha dichiarato l’on. Sonia Viale, Segretario della Lega Nord – Liguria e Candidata Capolista alla Camera dei Deputati della Lega Nord in Liguria, questa mattina ospite della trasmissione Mattino Cinque su Canale 5 (il video della trasmissione QUI), nel commentare il tema della puntata, dal titolo “Crisi e povertà – Sempre più donne si vendono per arrivare a fine mese”.
“Le donne tengono duro finché ce la fanno, finché resistono”, ha proseguito l’on. Viale, a colloquio con il presentatore Paolo Del Debbio. “Infatti, se si vanno a leggere i dati, le donne sono le ultime a chiudere un’azienda o un’impresa, le ultime a mollare. Anche se all’inizio hanno molte difficoltà ad aprirle, queste aziende, perché la donna ha nell’animo questa grande forza di resistenza, di tenere insieme la famiglia, questo peso questo carico di responsabilità. L’uomo soffre un po’ la perdita di status, soffre la perdita del reddito, ma la donna tiene duro. Ci sono dei momenti in cui la crisi si fa sentire di più ed entra in gioco una serie di fattori, la crisi e la mancanza di fiducia nel futuro, la mancanza di prospettive, non sapere chi ci può aiutare a risolvere questi problemi, un welfare che è sempre più debole, uno Stato che investe sempre meno sul welfare”.
“Sono cresciuta in una famiglia dove le figure di riferimento femminili erano forti, che mi hanno anche educata nel dire che le tasse devono essere pagate, perché con le tasse paghi i servizi”, ha dichiarato ancora. “C’è un rapporto di fiducia tra Stato e cittadino, in cambio delle tasse si hanno welfare e la spesa sanitaria. Ultimamente, però, noi le tasse le paghiamo solo per pagare i buchi di bilancio, per pagare le banche, e non c’è questa risposta. E se viene meno questo rapporto di fiducia che tiene insieme uno Stato e la coesione sociale, finisce tutto”.
Quale soluzione suggerita, alla domanda di Del Debbio su “Cosa farebbe, se domani fosse Ministro del Tesoro?”, l’on. Viale ha risposto: “Appartengo a un movimento che del mantenimento delle risorse sul territorio ha fatto una bandiera, da tanti anni. Le risorse fiscali devono rimanere sui territori. Anche perché controlli meglio il tipo di spesa. Se il flusso di denaro arriva lontano non riesci a controllarlo. Non si riesce neppure a controllare il politico, come spende. È più facile controllare un sindaco, rispetto a un ministro, su come spende i soldi. Se qualcuno mi spiega che esiste una soluzione diversa, bene: fino ad oggi, però, il federalismo e il mantenimento delle risorse sul territorio rappresentano un sistema che convince maggiormente rispetto all’uso dei soldi pubblici e dei cittadini, tenendo presente anche che nell’ultimo anno sono stati attaccati i risparmi e la casa, un bene primario, e i pignoramenti immobiliari sono aumentati a dismisura”.