“Si tratta di un chiarimento indispensabile – sottolinea Antonio Sindoni, responsabile degli edili della Confartigianato di Imperia - considerato che le piccole imprese del settore costruzioni sono quelle che hanno registrato il maggiore aumento dei tempi di pagamento, cresciuti di 64 giorni nell’ultimo anno, e il costo più elevato derivante dai ritardi, pari a 1,6 miliardi di maggiori oneri finanziari. Ribadiamo il nostro impegno a far sì che la nuova legge sui tempi di pagamento a 30/60 giorni venga attuata e rispettata”.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti emanato, recependo le sollecitazioni della Confartigianato, una circolare relativa ai ritardati pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni in cui si chiarisce che la nuova disciplina introdotta in attuazione della direttiva comunitaria n7 del 2011 si applica a tutti i settori produttivi inclusi i lavori pubblici, dove operano le imprese di costruzione che rappresentano uno dei settori maggiormente colpiti dal grave fenomeno dei ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione e delle imprese private. I dati relativi ai giorni di attesa dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni sono evidenti: in Italia bisogna aspettare in media 180 giorni, contro i soli 36 giorni della Germania e i 65 della Francia.
La Confartigianato aveva sollecitato il Governo ad adeguare le norme sui pagamenti previste dalla disciplina sugli appalti a quanto indicato dalla Direttiva europea che fa esplicito riferimento alla progettazione e all’esecuzione di opere e edifici pubblici, nonché ai lavori di ingegneria civile.