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Politica | 18 gennaio 2013, 07:11

Sanremo: il comitato di quartiere 'La Pigna - la storia siamo noi' chiede l'intervento delle forze dell'ordine e delle istituzioni

"L'escalation delinquenziale che da tempo si verifica nel quartiere non accenna a frenarsi quindi ci vediamo costretti a riproporre alle istituzioni locali le nostre istanze, esposti, l’ultimo in ordine di tempo è quello mandato al Prefetto".

Sanremo: il comitato di quartiere 'La Pigna - la storia siamo noi' chiede l'intervento delle forze dell'ordine e delle istituzioni

Da molto tempo il Comitato di Quartiere chiede alle istituzioni cittadine di affrontare in modo serio quella che, ormai, si può definire una vera e propria emergenza sicurezza che incrementa le paure ed il disagio dei cittadini. "Nonostante tutto - dice il direttivo del comitato - non è mai stata riservata al quartiere l’attenzione che meriterebbe. L'escalation delinquenziale che da tempo si verifica nel quartiere non accenna a frenarsi quindi ci vediamo costretti a riproporre alle istituzioni locali le nostre istanze, esposti, l’ultimo in ordine di tempo è quello mandato al Prefetto, al Sindaco e ai vertici delle forze dell’ordine   - esigendo interventi volti a ridurre e, possibilmente, prevenire i comportamenti criminosi e le diffuse forme d'illegalità che si riscontrano quotidianamente nella Pigna".

"In particolare, - proseguono dal comitato - invitando il sindaco  Zoccarato ad impegnarsi in modo significativo, proponendo soluzioni concrete e convocando urgentemente un tavolo tecnico per la sicurezza pubblica nel quartiere Pigna, al fine di assumere iniziative a tutela del territorio e dei cittadini. Riteniamo, altresì, fondamentale ed imprescindibile che le forze dell'ordine locali, attraverso un coordinamento efficiente, si facciano carico di garantire la propria presenza ed un monitoraggio costante del territorio,  perché riteniamo che quello che è stato fatto  nell’ultimo periodo  sia significativo  ma non risolutivo.

Inoltre, per il Comitato sarebbe necessario provvedere quanto prima all'installazione, nei punti del quartiere maggiormente soggetti ad azioni criminosi, di validi strumenti deterrenti quali, ad esempio, telecamere di videosorveglianza collegate direttamente ad una centrale operativa delle forze dell'ordine ed il potenziamento dell'illuminazione stradale. I residenti del quartiere – conclude il  Comitato - non sono più disposti a tollerare che si indugi ancora sull'argomento. Quale altro accadimento dovrà verificarsi perché ci si impegni ad adottare gli opportuni provvedimenti? Dovremo aspettare che ci scappi ancora una volta il morto? E' doveroso  che tutti si impegnino, ognuno per propria competenza per migliorare la qualità della vita di ogni singolo abitante".

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