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Al Direttore | 18 gennaio 2013, 07:51

Processo a due investigatori ed a Marco Del Gratta: ci scrive uno dei tre imputati

Processo a due investigatori ed a Marco Del Gratta: ci scrive uno dei tre imputati

Un nostro lettore, Renzo Tondodimamma, che è imputato nel processo che vedrà alla sbarra anche Marco Del Gratta e Luciano Di Virgilio, ci ha scritto per dire la sua in merito:

"La ringrazio di aver portato a mia (ed a quella di tutti i lettori) conoscenza ufficialmente quello che ancora non mi è stato formalmente notificato, e cioè che il 5 aprile ci sarà il processo nei miei confronti. Finalmente dopo un anno, e dopo reiterate sollecitazioni, il procedimento ha ripreso il suo corso, condizione necessaria per poter addivenire alla verità. Circa i misteri cui Lei fa riferimento debbo prendere atto che a Sanremo voi giornalisti (perdoni la genericità ma sarebbe troppo lungo entrare nei dettagli) siete più bravi come chiaroveggenti (riuscite sempre ad avere le notizie in anticipo) che come attenti lettori: sarebbe stato sufficiente (per tutti) analizzare attentamente le dichiarazioni rese in tempi non sospetti (29 gennaio 2010) da Daif Hassan, per conoscere chi aveva dato l’ordine e chi materialmente aveva incendiato i mezzi della Calin’s Boys (e magari anche per qualche  altro incendio). Al massimo si sarebbe stupito nel leggere nomi che non sono a Lei conosciuti (e mai ufficialmente emersi) ma che avrebbe potuto facilmente individuare grazie alle dettagliate  indicazioni  fornite nel verbale stesso. Un’attenuante (credo che ne abbiano diritto tutti) mi sento comunque di concedervela: magari chi vi comunica le informazioni lo fa in modo parziale e con pregiudizio e non, invece, come dovrebbe sicuramente essere se è alla ricerca della verità 'vera', in modo obiettivo: probabilmente quel verbale (supportato anche da altre dichiarazioni) non vi è mai stato passato. Io ed il mio coimputato, contrariamente ad altri, che pure avrebbero dovuto farlo, il fascicolo degli incendi ce lo siamo studiato e lo conosciamo bene e le nostre indagini hanno messo in luce, nonostante non fosse compito nostro trovare i responsabili, chi aveva interesse a compiere gli attentati, ma, purtroppo, si è cercato di inficiare i nostri sforzi con accuse infamanti, dalle quali ci difenderemo nelle sedi opportune. Concludo proponendoLe un giochino (beh nella vita si deve anche un po’ sdrammatizzare): vediamo se riesce ad accertare di che colore era il pullman della Carlin’s Boys incendiato il 19 aprile del 2009, e, se ci riesce, lo pubblichi sul suo giornale a caratteri cubitali: chi dovrà intendere, intenderà. Poi cerchi di capire il perché di questa mia richiesta, ma non si preoccupi, se dovesse anche questo restarLe un mistero, mi contatti, forse glieLo spiegherò, e magari sull’intera vicenda potrei anche proporle altri giochini interessanti".

Carlo Alessi

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