Al Direttore - 18 gennaio 2013, 10:01

Una 'passeggiata' dei Comitati di Ospedaletti nel 'lunare' cantiere del porto di Baiaverde

“La vista di cui si diceva non è comunque la sola ferita, perchè in tutta l'area regna sovrana una puzza di fogna che fa da ‘ciliegina sulla torta’, proprio una torta di… m…".

“Passeggiando l'altro giorno in sparuta compagnia tra le bellezze di Ospedaletti post Kathrine Mansfield, abbiamo approfittato dei cancelli aperti per un giretto ameno nel lunare cantiere del porto ‘turistico’. A parte la desolazione, accresciuta dall'assenza di speranza per una soluzione in tempi meno che biblici, reduci dalla recente visita alla mostra dell'hotel Firenze che mostra le bellezze della Ospedaletti di quasi un secolo fa, il panorama si materializza qui come un peso sullo stomaco per chi ama questo paese e soprattutto lo ha conosciuto in tempi migliori”.

Lo scrive Mauro Marelli del Comitato Civico ‘Ospedaletti Sogno e Realtà’ ed Elga Bianchi Cova del ‘Comitato Civico Baiverde’, che proseguono: “La vista di cui si diceva non è comunque la sola ferita, perchè in tutta l'area regna sovrana una puzza di fogna che fa da ‘ciliegina sulla torta’, proprio una torta di… m… . Da qui provenivano i malori, gli attacchi di vomito e dissenteria che nel periodo estivo hanno colto bambini e anche adulti che, ignari, prendevano il bagno nelle vicinanze. Forse qui non hanno ancora inventato i divieti di balneazione. Adesso il Sindaco si dichiara in solluchero per il malloppo di euro ricavato dalla nuova tassa IMU, per la quale i cittadini di tutta Italia hanno sputato sangue. Saranno anche questi soldi utilizzati per acquistare qualche immobile, per pagare gli avvocati e non per sanare queste vergogne che fanno precipitare Ospedaletti al fondo del gradimento dei pochi turisti che ancora ci frequentano? Fiderà ancora nella buona stella sperando che il terrapieno di rio Porrine non scenda a riempire il cimitero e poi l'Aurelia e via XX settembre fino al mare? E poi, quando ci scapperà il morto a chi darà la colpa?

“Quando finalmente i cittadini si risveglieranno – terminano i due comitati - per rivendicare il loro diritto a un paese amministrato nel loro interesse e non per quello di qualche intrallazzatore di turno? Noi continuiamo ha scrivere, e quando sarà il momento lo diremo a gran voce: a casa!” 

Carlo Alessi