Per la morte sul lavoro all'interno dell'Italiana Coke di Bragno questa volta l'indagato non è il solito "capofficina" ma lo stato maggione delle aziende coinvolte al gran completo, per omicidio colposo.
Così il Secolo: "Il sostituto procuratore della Repubblica Chiara Maria Paolucci ha inviato gli avvisi di conclusione delle indagini contestando l’omicidio colposo a tutti i nove indagati, oltre alle varie viola- zioni sulla sicurezza del lavoro. Nei guai sono finiti Augusto Ascheri, consigliere e presidente del CdA di Italiana Coke; Giancarlo Bruni, amministratore e Claudio Giromini, direttore dello stabilimento; Giampaolo e Alfio Bagnasco, titolari della ditta Emi (assai impegnata nei lavori per la piattaforma Maersk, ndr) proprietaria del caterpillar che ha travolto e ucciso l’operaio, Marco Prestipino, responsabile in materia di sicurezza del lavoro Flavio Ferraro, direttore tecnico e infine Ferruccio Boveri e Renato Ginola, rispettivamente presidente del CdA e direttore tecnico della Simic che aveva preso in subappalto i lavori da Italiana Coke.
Dalle indagini condotte dalla sezione di polizia giudiziaria della procura è stato escluso Sandro Maggesi, il conducente della pala meccanica che stava trasportando una bennata di coke ad un carrello ferroviario per completare il carico."