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Politica | 22 novembre 2012, 12:59

Imperia: lettera dei locali della 'movida' al Commissario, intervento di Giuseppe Fossati

Officina Città di far diventare una città nella quale ci siano regole chiare, con sanzioni chiare, ma con certezze imprenditoriali per chi opera

Giuseppe Fossati

Giuseppe Fossati

"E’ di ieri la notizia che 24 locali imperiesi della c.d. 'movida' hanno recapitato al Commissario Straordinario una lettera con la quale rappresentano alla amministrazione comunale commissariale le loro esigenze e le problematiche connesse alle iniziative musicale". Ad intervenire sull'argomento è Giuseppe Fossati di Officina Città di Imperia, che spiega: "Il tema è noto, da un lato vi sono le esigenze economiche, lavorative e commerciali degli operatori economici, da un altro lato vi è la richiesta e l’esigenza del mondo giovanile di una città più aperta al divertimento, da un altro lato ancora vi è l’esigenza dei cittadini non interessati e, in qualche caso, infastiditi dalla movida di non veder compromessa la propria qualità della vita da immissioni acustiche percepite come moleste.

Officina Città sta affrontando l’argomento con un proprio specifico gruppo di lavoro di professionisti ed operatori del settore, per approfondire il tema sotto il profilo tecnico.

Officina Città ha un’idea chiara ed univoca del tema: il futuro che proponiamo per Imperia è un futuro essenzialmente turistico, di turismo non solo estivo e balneare, ma anche museale, culturale, congressuale, sportivo e nautico, capitalizzando le grandi opportunità offerte da strutture che negli ultimi anni la città si è data o è in procinto di darsi, pur tra mille difficoltà; dal palazzetto dello sport alla piscina, al campo di atletica; da Villa Faravelli all’Auditorium della Camera di Commercio, alla Biblioteca, al Teatro Cavour; dal nuovo assetto anche turistico di Calata Cuneo al Porto Turistico, al Museo Navale, che la prossima amministrazione dovrà imperativamente terminare per liberarne le enormi potenzialità economiche e di ricaduta sulla città.

Nella Imperia dei prossimi decenni che noi proponiamo, certamente, la c.d. 'movida' deve avere piena cittadinanza sia per i turisti, sia per i residenti della nostra città. Desideriamo e sogniamo una città viva, nella quale anche i giovani si possano riconoscere. Il tutto, però, nel quadro del rispetto del rispetto delle regole e delle esigenze di tutti. Occorre quindi porre mano al regolamento del rumore, strumento superato dal punto di vista normativo e frutto di 'non-scelte' legate a logiche clientelari ed elettorali. Occorre prevedere un adeguato sistema di norme e conseguenti controlli, che il nostro gruppo di lavoro sta mettendo a punto per proporli alla città, in base al quale, a fronte di corretti limiti alle immissioni acustiche e disposizioni che responsabilizzino gli esercenti, anche dal punto di vista degli investimenti richiesti per mettere a norma i loro locali e delle sanzioni in caso di violazione, li mettano poi in condizione di operare serenamente.

Occorre uscire da una logica di contrapposizione tra Comune, esercenti, giovani amanti della movida, cittadini non interessati alla movida, per comprendere che il futuro della città e dei nostri figli passa anche attraverso la soluzione di questo problema che, da più parti, riteniamo venga invece strumentalizzato a fini che nulla hanno a che vedere con l’interesse di Imperia.

Officina Città propone di uscire dalla logica di 'tifo', pro o contro movida, per diventare finalmente una città nella quale ci siano regole chiare, con sanzioni chiare, ma con certezze imprenditoriali per chi opera; una città nella quale vi sia spazio per chi si vuole divertire o far divertire i potenziali turisti, nel rispetto, però, di chi, per scelta o per necessità, non è interessato a quel tipo di divertimento. Officina Città sta lavorando e lavorerà per fare in modo che ciò sia possibile".

A. Gu.

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