Politica - 22 novembre 2012, 10:01

Indennità agli infermieri: Marco Scajola e Morgillo presentano una interrogazione regionale urgente

"Che fine hanno fatto i soldi, promessi nuovamente ad Agosto di questo anno, dell’indennità infermieristica e che da oramai troppo tempo gli operatori sanitari stanno attendendo?"

“Insieme al Vice presidente del Consiglio regionale Luigi Morgillo ho presentato un interrogazione urgente per chiedere alla Giunta che fine hanno fatto i soldi, promessi nuovamente ad Agosto di questo anno, dell’indennità infermieristica e che da oramai troppo tempo gli operatori sanitari stanno attendendo. Un valzer delle date tanto più inaccettabile visto che da notizie pervenuteci sappiamo per certo che se non tutti, ma una parte cospicua di questi soldi, sono pronti per essere erogati”.

Lo fa sapere consigliere regionale del Pdl Marco Scajola che continua: “A giugno di questo anno il Gruppo regionale del Pdl aveva presentato un interrogazione. Montaldo rispondendo aveva garantito che i soldi erano a disposizione e che gli impegni assunti a suo tempo con le organizzazioni sindacali sarebbero stati rispettati. Deve essere erogata la seconda parte della cifra prevista e l’assessore alla Salute ha sottolineato che entro Agosto sarebbero stati stanziati. Siamo a fine novembre e di questi soldi non ve ne è traccia”.

Scajola spiega infatti che il 2 dicembre 2011 era stato siglato un accordo tra l’assessorato alla salute e le organizzazioni sindacali del personale del comparto nel settore sanitario regionale, in materia di indennità infermieristica (ex art 40 comma 1 –C.C.N.L. ): “L’accordo - dice l’esponente del Pdl - prevedeva l’erogazione, da parte dell’ assessorato alla salute della Regione di 6 milioni di euro, come acconto, al personale del comparto sanitario. Ad oggi però di questi soldi non se ne sa più nulla, e questo è un fatto molto grave visto che, anche per la crisi economica che stiamo vivendo, gli infermieri contano su questi denari. Purtroppo stiamo parlando di una vicenda annosa che sembrava aver finalmente trovato una soluzione a giugno. Questo ulteriore ritardo è gravissimo e pretendo spiegazioni precise” conclude Marco Scajola.