Politica - 22 novembre 2012, 15:30

Bufera nell'Italia dei Valori in Liguria: Scialfa e la Fusco presentano il nuovo gruppo "Diritti e Libertà"

Difficile dire adesso quello che potrà accadere in Regione, per quel che riguarda gli equilibri interni alla maggioranza. Da una parte c'è la fiducia data da Burlando alla sua squadra e dall'altra le logiche politiche di coalizione. Antonio Di Pietro, infatti, non subirà questa rivoluzione interna senza reagire.

Marylin Fusco

Nuovo capitolo in Liguria per quel che riguarda il terremoto che sta sconvolgendo l'Italia dei Valori. Dopo aver preso le distanze del loro ex leader Antonio Di Pietro, il vicepresidente della Regione Nicolò Scialfa ed il consigliere regionale Marylin Fusco, hanno presentato il nuovo gruppo chiamato “Diritti e Libertà”. Viene quindi formalizzato il distacco rispetto all'Italia dei Valori, che aveva visto nei giorni scorsi anche le dimissioni dell'On. Giovanni Palladini (marito della Fusco) da segretario regionale del partito.

Chi rimane con Di Pietro, che proprio domani sarà in visita a Genova, sono gli altri consiglieri regionali Maruska Piredda e Stefano Quaini, oltre all'assessore Gabriele Cascino. “Saremo insieme al presidente Di Pietro – hanno detto i due consiglieri – per rinnovare il nostro impegno nel partito perché crediamo che il cammino politico intrapreso debba essere, oggi più di ieri, continuato con determinazione mettendo al centro delle nostre scelte di amministratori i cittadini e i lavoratori, così come abbiamo sempre fatto”.

“Sui colleghi che hanno preso altre strade – proseguono la Piredda e Quaini - possiamo dire che non ne condividiamo le scelte perché pensiamo che invece che di nuovi partiti il nostro Paese abbia bisogno di un forte impegno verso i problemi reali delle persone che questo governo Monti è riuscito solo a inasprire e di certo non a risolvere. Crediamo che Italia dei Valori in questi mesi di chiara opposizione a questo governo, appoggiato in modo trasversale dalle forze della maggioranza, abbia iniziato un serio progetto che mette al centro i cittadini e il lavoro e che pensiamo possa essere continuato assieme a tutti quei soggetti politici, della società civile e del mondo sindacale che condividano queste linee programmatiche di fondo”. 

Difficile dire adesso quello che potrà accadere in Regione, per quel che riguarda gli equilibri interni alla maggioranza. Da una parte c'è la fiducia data da Burlando alla sua squadra e dall'altra le logiche politiche di coalizione. Antonio Di Pietro, infatti, non subirà questa rivoluzione interna senza reagire.

Federico Marchi