Roberto Barbaruolo interviene sulla questione degli enduristi nei sentieri dell'entroterra commentando la posizione assunta dall'assessore di Bajardo Marcella Moriano.
"Tutto questo dibattito sugli enduristi mi risulta piuttosto noioso e non l’ho seguito molto. In genere non mi piace chi rivendica il proprio interesse senza occuparsi dell’interesse di tutti. Nel caso degli enduristi non si tratta nemmeno di un interesse economico cosa che di questi tempi per chi soffre i morsi della crisi sarebbe anche legittimo. Qui trattasi di una passione che riguarda l’utilizzo di un mezzo motorizzato nel mezzo di un ambiente naturale con relativo inquinamento acustico ed atmosferico e devastazione dei sentieri. Ben diverso è l’utilizzo di mountain bike che non hanno certo tale impatto. L’Assessore di Bajardo, Marilena Moriano ha ben indicato che i mezzi a motore non vanno utilizzati al di fuori delle strade asfaltate e questo riguarda a maggior ragione anche gli automezzi fuoristrada salvo ovviamente quelli della Protezione Civile, Polizia Provinciale ecc. Se ci sono buchi legislativi magari regionali che consentano tali comportamenti essi vanno tappati al più presto. Se vi sono categorie da favorire per salvare l’entroterra ligure, sarebbero quelle degli agricoltori, floricoltori e pastori, già con la riduzione dell’IMU, affinchè i nostri monti non diventino terra di nessuno in balia dei vandali. La volgarità degli enduristi può essere ben rappresentata dalla lettera del Marcello Andreoli che si rivolge a Marilena Moriano Assessore all’Ambiente del Comune di Bajardo il cui meraviglioso territorio è totalmente montuoso ed è abitato da solo 347 abitanti(come si legge sul sito del comune), tacciandola di “politico”. Non so nemmeno che preferenze sulla politica nazionale abbia Moriano che non conosco, ma credo che facendo l’Assessore all’Ambiente di un comune con così pochi abitanti e con quel territorio, non abbia ambizioni di carriera e svolga il suo compito come un volontariato".