Al Direttore - 22 ottobre 2012, 17:25

Ancora sul 'Motogiro della Strega': Fabrizio Marani risponde al nostro lettore ciclista

Un nostro lettore, Fabrizio Marani, ci ha scritto in relazione alla mail di un altro lettore sul ‘Motogiro della Strega’:

“Nella mail un non ben identificato ciclista narra in romanzesco l'incontro con degli spietati motociclisti che sopraggiungendo a ‘velocità smodata’ lo avrebbero di sicuro travolto se egli non si fosse ‘lanciato tutto sulla sua destra’. Visto che vado in bicicletta posso dirle che mediamente un manubrio è largo 60cm. e quindi se lei procedeva come prevede il codice della strada per i mezzi a pedali... mantendo rigorosamente la destra il più possibile, visto che si tratta appunto di strade di montagna... forse non si sarebbe neanche impensierito. Nella sua lettera Lei critica inoltre il tipo di manifestazione augurandosi che non se ne realizzino ancora in futuro... qui rasenta l'assurdo dell'egoismo e dell'egocentrismo umano di categoria (nel suo caso di ciclista... che vorrebbe la strada tutta per lui, senza alcun disturbo… vada in ciclabile allora ma si ricordi che dovrà lottare con orde di bimbi zigzaganti... pedoni incuranti del loro spazio... cani zompettanti al guinzaglio sulla sua traiettoria ecc ecc). In un altro punto si domanda dove fossero le forze dell'ordine? Bene... io le ho viste a Badalucco, a Perinaldo, ad Ospedaletti! Ebbene caro Signor Ciclista... sono un ciclista anche io... oltre che naturalmente un motociclista che ogni anno partecipa a questa favolosa manifestazione organizzata con sacrificio e passione dal Motoclub Valle Argentina e che richiama migliaia di motociclisti... anche dalla vicina Francia. Ebbene domenica anche io ero, come lei ci descrive che tramutato in chiave romanzesca suonerebbe in cotal maniera: ‘un'orda di feroci cavalieri a bordo dei loro destrieri di metallo veloce’ eppure di ‘pazzi che andassero a velocità smodata’ non ne ho visti, anzi era un lungo serpentone di moto che procedevano a velocità molto tranquilla (se vuole può visionare il mio video è in modalità pubblica)... sa a volte sono più pericolosi i ciclisti che viaggiano in coppia o in tre affiancati o quelli... ‘incapaci’ che a malapena stanno in equilibrio sui pedali e viaggiano a centro strada spaventandosi anche della loro ombra... è immaturo criminalizzare tutti i motociclisti e incriminare una manifestazione e nel contempo ‘infangare’ l'operato di un motoclub. Vede gli incidenti avvenuti sono tre e di lieve entità, le dinamiche, a parte quelle del giovane caduto in una fascia per aver perso il controllo del mezzo e senza comunque aver coinvolto nessuno... c'era umido in alcuni punti, quindi si poteva cadere anche a velocità ridottissima,, non vengono specificate quindi non si possono fare supposizioni illegittime di colpevolezza... e di non rispetto delle norme del codice della strada... cosa raccomandata dall'organizzazione, sia sul depliant, sia nelle pubblicità sul web, sia sui cartelli di direzione relativi al giro... sta poi allo stesso motociclista farsi responsabile della sua incolumità e di quella altrui. Concludo facendo i complimenti dovuti al Motoclub Valle Argentina per la grande serietà nell'aver ancora una volta organizzato un favoloso ‘Motogiro della Strega’! Le do un consiglio da ciclista... tenga bene la destra”.

Carlo Alessi