Taggia: l'imprenditore Valdenassi lancia l'allarme "Bisogna salvare il Porto di Imperia"

"Temo che non si abbia la percezione dei danni incalcolabili che provocherebbe all’indotto nautico e più in generale all’economia della città e della provincia di Imperia l’eventuale fallimento del Porto di Imperia". A fare questa riflessione è Emanuele Maria Valdenassi, titolare dell’omonima azienda di Arma di Taggia, specializzata nella fornitura di arredi nautici e carabottini in teak.

"Un porto come quello di Imperia è un forte punto d’attrazione per mega yachts che trovano possibilità di ormeggio alternativo ai sempre saturi porti della Costa Azzurra, e che possono godere di una città viva tutto l’anno, gradevole ed a misura d’uomo. La continua necessità di manutenzione, comporta un contante flusso di lavoro per tutti i cantieri nautici, gli artigiani falegnami, elettricisti, motoristi ed i fornitori specializzati di componentistica. Questo indotto crea occupazione ed alimenta a sua volta tutta l’economia locale. Per non parlare poi dell’indotto turistico che un mega yacht porta sul territorio; L’osservatorio Nautico Nazionale nel rapporto 2012 ha calcolato infatti che la spesa operativa annua di un mega yacht di 35 metri è di circa 200mila euro mentre la spesa sul territorio complessiva (servizi di trasporto, ristorazione, shopping ,intrattenimento e cultura) è di circa 4mila euro al giorno.

Già solo immaginare il fallimento del Porto di Imperia, con tutti i posti barca stanziali ed in transito e tutto il relativo indotto, fa rabbrividire ma qui c’è un rischio sistemico; con quale animo un armatore si trasferirebbe dalle nostre parti per affittare od acquistare un posto barca a fronte del rischio di perdere il proprio investimento? Ricordiamoci che fra tutte le regioni Italiana, la Liguria è quella con il maggior numero di posti barca. Io mi auguro, spero e prego come imprenditore nautico, che chi ha responsabilità in questa situazione faccia tutto quanto è nelle proprie possibilità per salvare il Porto d’Imperia, salvare la nautica ed il suo indotto, salvare una parte importante dell’economia della Provincia d’Imperia".