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Eventi | 11 ottobre 2012, 10:59

Giorgio Napolitano celebra con l’Anmil la 'Giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro' in Quirinale

Ad Arma di Taggia, domenica prossima la commemorazione della Sezione di Imperia.

Giorgio Napolitano celebra con l’Anmil la 'Giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro' in Quirinale

Per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il lavoro si svolgerà, per la prima volta, al cospetto del Capo dello Stato Giorgio Napolitano la ‘Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro’, manifestazione organizzata dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro) dal 1950, ad ulteriore conferma della sua vicinanza verso la categoria e quale riconoscimento per 70 anni di attività dell’Associazione, con una Cerimonia che si terrà in Quirinale, venerdì prossimo, in anticipazione delle celebrazioni promosse dalle Sedi associative su tutto il territorio.

Il programma della manifestazione della Sezione di Imperia si svolgerà con la partecipazione delle massime istituzioni locali e dei maggiori esponenti delle organizzazioni datoriali, sindacali e dello stesso Inail, che in tale Giornata consegnerà i Brevetti e i Distintivi d’Onore agli invalidi del lavoro aventi diritto. Inizierà con la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di S. Antonio ad Arma di Taggia (ore 10) e proseguirà con la Cerimonia civile presso la Sala Conferenze di Villa Boselli (ore 10.45) cui interverranno: il Sindaco di Taggia Vincenzo Genduso, la Presidente Provinciale dell’ANMIL di Imperia Roberta Bracco, il Responsabile della Sede INAIL di Imperia Amedeo Iennaco.

Verrà inoltre inaugurato, nei giardini comunali di Villa Boselli, un Cippo commemorativo del sacrificio dei Caduti del Lavoro. Nel corso della Cerimonia civile le autorità e i relatori invitati si ritroveranno per fare il punto sulla situazione riguardante il fenomeno infortunistico a livello locale e su ciò che deve essere fatto per poter non solo garantire una migliore tutela a tutte le vittime del lavoro, compresi coloro che contraggono una malattia professionale e naturalmente anche le vedove e gli orfani dei caduti sul lavoro, ma anche per salvaguardare la salute e la vita dei lavoratori attraverso politiche di prevenzione che sappiano valutare le peculiarità del territorio e del tessuto economico che lo caratterizza.

I lievi miglioramenti indicati dalle statistiche INAIL ci dicono che non si è fatto abbastanza per evitare drammi e dolori e ciascun cittadino deve sentirsi chiamato a fare la propria parte.

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