Sport - 08 ottobre 2012, 11:29

Pallapugno: luci ed ombre per la Valle Arroscia pallonistica

I prodi del Vendone, in finale contro ogni pronostico, si arrendono nell’andata ad una quadrata Canalese.

La magia della pallapugno elettrizza la valle Arroscia. I prodi del Vendone, in finale contro ogni pronostico, si arrendono nell’andata ad una quadrata Canalese. I liguri giocano una partita ad alto tasso di rischio psicologico, ma cedono risicando alcuni giochi e battagliando contro i prepotenti allunghi dei rivali. Stefano Brignone non è una scoperta, ma gioca molto bene Davide Arnaudo in quel di Canale. Così anche i terzini si incoraggiano. Giovanni Ranoisio, da par suo, non si perde d’animo e chiama i suoi all’estrema difesa nel fortino di Vendone. “ La renderemo dura per tutti” è un motto non scritto in quel di Liguria. E forse bisognerà scrivere sull’ingresso del campo un monito per chi arriva, come il “This is Anfield” nel glorioso stadio di Liverpool. Il ritorno sabato 13 a Vendone, ore 15, promette scintille.

Note positive arrivano da Pieve: le giovanili stanno andando molto bene. La Juniores ha perso di poco la finale in fascia A. Forse è mancata la tenuta mentale, ma i vari Molli e Chiapello promettono bene. In under25 si afferma finalmente il talento di Claudio Gerini, convincente in finale contro Davide Dutto, Magnaldi e soci del centro Incontri. Gerini è già una realtà e si potrebbe vedere qualcosa tra i seniores l’anno prossimo. La squadra si giova del talento riflessivo e tranquillizzante di Marco Gravagno, a suo agio nel ruolo di centrale e di terzini rodati come Ciccione e Bonavia. Si vede l’onda lunga del lavoro di Riccardo Aicardi negli anni passati e della rinnovata solidità sociale, con dirigenti esperti e capaci di valorizzare l’impegno dei tecnici e dei ragazzi. La piazza risponde e quindi c’è futuro in quel di Pieve.  

C.S.