Politica - 08 ottobre 2012, 13:31

Imperia: Giordano (Pd) "Nella nuova Provincia ci dovrà essere pari dignità e non predominanza di Savona"

Il capogruppo del Pd in consiglio provinciale Riccardo Giordano analizza gli scenari che si potranno delineare con l'accorpamento delle Province di Imperia e Savona. "Non ci dovrà essere un ruolo predominante come regia politica e come locazione di uffici" ha detto.

Riccardo Giordano

"Pari dignità e nessun ruolo predominante, anche se la Legge prevede che sia Savona il capoluogo, in quanto ha più abitanti". Sono queste le parole d'ordine dettate dal capogruppo del Pd in consiglio provinciale Riccardo Giordano in merito all'accorpamento, ormai inevitabile, delle province di Imperia e di Savona. "Dobbiamo far capire, soprattutto ai nostri amministratori che dovranno guidare questa transizione, che non è la provincia di Savona che incorpora quella di Imperia - ha detto Giordano - ma sono due Enti che si uniscono e costituiscono una nuova provincia".

"Non ci dovrà essere un ruolo predominante come regia politica e come locazione di uffici - prosegue il capogruppo del Pd - Questo nuovo Ente dovrà avere un'articolazione di uffici che deve rispettare entrambe le dignità territoriali e soprattutto le esigenze dei cittadini. Non si può pensare che una persona, magari di Ventimiglia, debba andare fino a Savona per parlare con qualche funzionario o dirigente. Questo non lo accetteremo mai".

"Un'articolazione che consenta di tutelare anche l'occupazione - aggiunge - cioè quanti sono ora già impiegati all'interno dei due Enti. La battaglia sarà da fare anche in modo che gli uffici periferici dello Stato, come Prefettura, Questura e comandi di Carabinieri e Vigili del Fuco, che di solito erano nella sede del capoluogo della provincia rimangano anche questi distribuiti sul territorio e non solo a Savona".

"Se così non sarà - conclude Riccardo Giordano - ad Imperia città ci rimarrebbe più poco come uffici, con un ridimensionamento pesante. In questa città ci sono già abbastanza problemi per subirne di ulteriori".

Federico Marchi