Task dorce dei presidenti della Confcommercio del ponente ligure: Simone Piccolo (Ventimiglia), Gianluca Berlusconi (Bordighera) e Frabrizio Parola (Vallecrosia) per la valorizzazione del Parco Roja, al centro un grande progetto urbanistico ed economico. I rappresentati di categoria, coordinati dal direttore Provinciale, Claudio Roggero, vedono una grande opportunità nella valorizzazione dell’area ferroviaria del Parco Roja a Ventimiglia, ma contestualmente, chiedono di partecipare a tutti i tavoli di discussione tra il Comune di Ventimiglia (rappresentato dal Commissario Giovanni Bruno) e della Regione, circa l’ingresso di grandi colossi in quell’area.
Alla conferenza odierna, che si è svolta nella sede ventimigliese, e a cui ha partecipato anche l'Assessore Provinciale Giovanni Ballestra, ha aperto il ‘pardone’ di casa Simone Piccolo, che ha ribadito la posizione di Confcommercio: “Si tratta di una grande opportunità, durante l’incontro con il commissario Bruno, che però ci ha rassicurati, noi abbiamo ribadito la nostra preoccupazione per la creazione di eventuali centri commerciali. Da Ventimglia a Vallecrosia contiamo più di mille attività commerciali, andare a fare una struttura che può andare in competizione creerebbe un ulteriore e mazzata alla nostra zona. Quello che abbiamo espresso ai commissari: l’obiettivo primario sia quello di creare posti di lavoro. Chiederemo dei tavoli di incontro, per capire qual è la soluzione migliore. Questa zona diventi volano per la città e non un ulteriore danno economico”.
Così il presidente di Vallecrosia Fabrizio Parola: “Una grandissima possibilità per il ponente. Fare, però, una struttura di 500 attività sul Parco Roja sarebbe assurdo. Se apre un ikea, o un mercato, ci saranno possibilità di lavoro importanti. E sul tema dell’occupazione, quale è il ruolo di Confcommercio in questa partita? “Abbiamo chiesto di aderire a tutti tavoli di lavoro. Il nostro compito – ha evidenziato Gianluca Berlusconi – è vigilare durante i tavoli di confronto e sulla redistribuzione gli oneri di urbanizzazione. Dobbiamo puntare su un’occupazione di livello. Sotto il profilo politico creare 300-400 posti di lavoro è un bel biglietto di visita, ma nel giro di un anno si rischia di perderne 2000. Noi siamo una zona turistica”.
L’ingresso di nuovi colossi dunque, non può pregiudicare la sopravvivenza delle attività commerciali presenti nel ponente. Il parco di 25 ettari, dovrebbe essere suddivisa in tre parti:l’area dei servizi, quella commerciale e quella produttiva. Ed è trapelato che quella concernente il terziario possa rappresentare un’opportunità per la realizzazione di un Centro di Ricerca. “La realtà sta cambiando – ha rimarcato il direttore Claudio Roggero – Si deve andare verso la ricerca di un’occupazione di livello elevato. Cosa chiediamo? Agevolazioni per chi investe. Centri di ricerca, laboratori di ricerca. Se non andiamo verso l’ambizione, rimaniamo fermi a dove siamo. Si crei un volano, una serie di attività collegate sul territorio”.