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Politica | 03 ottobre 2012, 14:33

SECOM spa e depurazione delle acque di vegetazione dei frantoiani, le precisazioni di Cascino e Anfosso

SECOM spa e depurazione delle acque di vegetazione dei frantoiani, le precisazioni di Cascino e Anfosso

"Premessa l’importanza dell’attività svolta dai frantoiani nella Valle Argentina in relazione allo smaltimento delle acque di vegetazione, occorre evidenziare che l’impianto di depurazione, da noi condotto unitamente al Presidente dott. Marco Cambiaso, per sua natura e costruzione, è rivolto alla depurazione di acque provenienti da civili abitazioni". Ad intervenire con alcune precisazioni sono Gabriele Cascino e Claudio Anfosso membri del CDA della SECOM Spa, in relazione alla depurazione delle acque di vegetazione dei frantoiani.

"Evidenziamo con forza che la SECOM Spa - spiegano - non è un organo amministrativo e non è tra i suoi compiti quello di autorizzare lo scarico di qualsiasi tipo di acque o altri liquidi nelle condotte fognarie comunali. E’ di palmare evidenza come le fognature e le condotte siano di proprietà dei comuni (a tali enti si chiede l’allaccio) e non appartengono chiaramente al depuratore che nulla autorizza.

Per il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in fognatura di scarichi da insediamenti produttivi la competenza à attribuita all'ATO (Autorità d'Ambito) quando questa abbia già affidato ad un unico gestore le competenze relative alla gestione del servizio idrico integrato.

Quando questo non è avvenuto (com’è il caso dell'imperiese) la competenza autorizzativa rimane in capo ai Comuni (vedi a tale proposito sia il decreto legislativo 152/2006 sia la L.r. 30/2006 che a tale proposito è ancora più esplicita). Pertanto tale autorizzazione, a differenza di ciò che viene riferito ai frantoiani stessi, appartiene al Sindaco competente per territorio non avendo SECOM SPA e quindi gli odierni sottoscrittori né votato e né tantomeno negato nessuna autorizzazione.

Ciò che Secom Spa può e vuole fare è esprimere un parere tecnico (non del CDA), prodromico all’autorizzazione del Sindaco, che può, in base alla capacità di depurazione residua dell'impianto, consentire l'immissione in fognatura di reflui che non rispettano i limiti di legge per gli inquinanti presenti. In questo caso il gestore indica nel parere le condizioni alle quali è consentito lo sversamento del refluo: portata massima oraria, orari di sversamento particolari, eventuali correzioni di parametri chimico-fisici da effettuare prima dello sversamento. Ribadiamo, giudizio tecnico che non appartiene al CDA che nulla deve dire e/o esprimere in proposito".

C.S.

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