Politica - 03 ottobre 2012, 18:00

Imperia: vicenda porto turistico, un'ipotesi tecnica di Confindustria per gli obiettivi a breve e a lungo periodo

Confindustria Imperia auspica un'apertura del capitale sociale di Imperia Sviluppo all'apporto di un nuovo soggetto, rappresentativo dei titolari dei posti barca

"A seguito delle numerose riunioni di questi giorni con tutti i soggetti coinvolti nella vicenda del porto e nell'estrema preoccupazione per quanto potrebbe accadere nel caso di esito non positivo della soluzione delle diverse problematiche giuridiche, amministrative e finanziarie della Porto di Imperia S.p.A., Confindustria Imperia evidenzia l'ipotesi che ritiene dovrebbe essere percorsa per superare l'attuale difficilissimo stato di cose". 

"Innanzitutto - si spiega nella nota - occorre con forza precisare e ribadire che quanto deve emergere più di ogni altro aspetto e la rilevanza dell'interesse pubblico, ritenendo, alla luce di quanto accaduto, che la gestione della fase realizzativa del porto sia stata non in linea con la salvaguardia di tale interesse pubblico che necessariamente occorreva perseguire. 

Ciò a nostro giudizio si deve realizzare con la riconfigurazione dell'assetto societario della Porto di Imperia spa risanata. Tale riconfigurazione deve prevedere che il Comune debba avere una quota non inferiore alla maggioranza assoluta della società. In questo nuovo quadro, in coerenza con le precipue funzioni dell'Ente che sono innanzitutto di indirizzo e controllo della società, si devono perfezionare dei patti parasociali che garantiscano la più idonea perseguibilità delle funzioni citate. Ciò deve avvenire senza alcun esborso per il Comune, in rappresentanza del fondamentale interesse pubblico.

Imperia Sviluppo deve individuare in collaborazione e coordinamento con l'amministrazione giudiziale, dottor Benzi, cui va il nostro plauso per il suo complesso e delicato lavoro, tutte le forme più idonee per far uscire la società dallo stato di difficoltà finanziaria temporaneo in cui versa.

In tale contesto Confindustria Imperia auspica un'apertura del capitale sociale di Imperia Sviluppo all'apporto di un nuovo soggetto, rappresentativo dei titolari dei posti barca che in tale scenario, nel caso precipitassero le cose, sarebbero i più danneggiati ed avvierebbero un contenzioso lungo e difficile per tutti e dagli esiti molto incerti, con un evidentissima distruzione di valore.

A chiunque fosse interessato tra i titolari di posto barca dovrebbe essere, a nostro giudizio, garantita la possibilità, eventualmente attraverso un soggetto aggregato, di poter partecipare attivamente e direttamente al salvataggio del porto di cui sono gli utenti finali, riservandogli in un eventuale aumento di capitale di Imperia Sviluppo una quota significativa da concordare tra gli attuali soci, in una logica di equilibrio complessiva e significatività di tutte le componenti della compagine sociale, così rimodulata.

Si farebbe così coincidere il ruolo di utente con quello di azionista che garantirebbe nel miglior modo possibile una idonea funzione di controllo della gestione del porto.

Acquamare deve riformulare l'offerta profondamente inidonea formulata, per risolvere, di concerto con il sistema bancario, la posizione in essere, liberando la società da ogni peso e gravame assunto al fine di chiudere preventivamente un gravissimo contenzioso risarcitorio per i presunti danni prodotti. Deve inoltre garantire l'immediata disponibilità ad uscire dalla societa Porto di Imperia spa, lasciando all'Amministratore Giudiziale l'individuazione delle più idonee modalità tecniche. Al dottor Benzi, in raccordo con i due soci, Comune ed Imperia Sviluppo rinnovata, la regia di questo aspetto che saprà nel migliore dei modi trovare un equilibrio positivo della trattativa nell'interesse della società.

Il comune, come pubblicamente evidenziato dal Commissario dottor Marchione, non farà mancare, al verificarsi di determinate e rinnovate condizioni, il proprio sostegno, attraverso il perseguimento dell'interesse pubblico che tra le altre cose e' anche rappresentato dalla funzionalità dell'opera nel quadro dello sviluppo economico della città.

Per quanto attiene al completamento dell'opera occorrerà dare priorità assoluta al completamento delle opere strettamente di interesse pubblico e portuale, immaginando anche un ipotesi di rimodulazione ad esempio delle opere a terra di natura residenziale abitativa che in questa difficile situazione di mercato potrebbero essere congelate in attesa di un avvio a regime della struttura ultimata.

I tempi di questa ipotesi sarebbero relativamente brevi e garantirebbero alla città di recuperare una area di straordinario pregio e potenzialità economiche ed occupazionali".

C.S.