Al Direttore - 02 ottobre 2012, 07:44

Problemi della sanità e costi degli esami: un nostro lettore interviene nuovamente sull'argomento

Un nostro lettore, che si firma ' Balle in Giostra', ci ha scritto per riallacciarsi alla mail di Ivana:

"Innanzi tutto per significarle la mia solidarietà e per poter condividere con tutti i lettori alcune mie perplessità. La situazione politica generale ormai è sotto gli occhi di tutti, i nostri politici  (in particolar modo quelli in ambito regionale e statale) sono sempre più lontani dalla realtà e vivono in un mondo tutto loro. Al momento la tanta sbandierata 'Spending review', il processo di revisione della spesa pubblica, mi sembra solo del fumo negli occhi; invece di tagliare sprechi e privilegi si è provveduto solo a diminuire i contributi ai vari enti, che a loro volta invece di tagliare sprechi e privilegi (ma si trattava di toccare nelle loro tasche) hanno provveduto ad eliminare sovvenzioni e agevolazioni a noi cittadini. Ci ritroviamo ad aspettare mesi e mesi per poter eseguire esami che invece dovrebbero essere incentivati nell'essere svolti, ci ritroviamo a pagare delle salassate di ticket per la diagnostica e per le medicine, tanto che a volte si spende meno andando privatamente. Io mi chiedo: paghiamo un sacco di tasse per non avere nemmeno quello che per l'ordinamento Italiano dovrebbe essere un diritto? A questo punto pagare per pagare varrebbe la pena farsi un'assicurazione per lo meno si paga e di contraccambio si ha un servizio. Io e mia moglie da poco siamo diventati nuovamente genitori, a 5 anni di distanza dalla mia prima figlia ed abbiamo potuto constatare sulle nostre tasche il cambiamento... in peggio naturalmente, della diagnostica relativa alla gravidanza. Molti esami, da quelli di base delle urine e del sangue a quelli della curva glicemica, del tampone, del tritest, ecc pagano il ticket e nemmeno così a buon prezzo. Cosa diversa 5 anni or sono per la gravidanza della mia primogenita. Poi si chiedono anche del perchè c'è un calo demografico degli italiani. Io mi richiedo: dove siamo arrivati se nemmeno la diagnostica per una donna incinta è immune da questo scempio? Ormai da una parte si pubblicizza la prevenzione mentre dall'altra si fa di tutto  per mettere in impossibilità le persone a farla. Quindi è innegabile che diventano  sempre più distanti le possibilità di cura tra una persona abbiente e una che non lo è. Alle innumerevoli tasse, imposte e balzelli di ogni tipo si aggiungono a questo punto i vari ticket sulle prestazioni sanitarie, anche queste non sono altro che tasse truccate con un'altro nome. Ormai sono schifato e quasi rassegnato da come sta evolvendo  la situazione economico sociale del nostro paese".

Carlo Alessi