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| 18 settembre 2012, 15:33

Conflitto d'interAssi: Il Grande Casino di Tirreno Power raccontato a un bambino di 9 anni

Immaginiamoci la centrale a carbone come un bel camion vecchio e scaciato di fine anni sessanta. Lustra di qua e lustra di là il Sor D’Elia, che il camion l’è il suo. Conta agli amici che gira come un lacchè, ma il motore non ne può più. E così cerca di rimandare il più possibile il giorno della revisione, sperando che non lo fermino

Il Camion del Sor D'Elia

Il Camion del Sor D'Elia



Se te ne stai in posti tranquilli, nessuno ti ferma.

Il vecchio catorcio, però, continua a far un fumo che sembra Marghera, e un bel giorno il vigile del paese - ancorchè bonario - lo ferma, lo perdona sulla multa ma lo manda a far la revisione.

Alla revisione, quando lo vedono arrivare si mettono le maschere antigas e gli dicono, Sior D’Elia, lei non può circolare con questo camion. E lui: “Si, ma ho sempre circolato, e poi gli ho messo una tovaglia nella marmitta nel 1993, così fumava di meno”

E schiaccia un occhio ai tecnici che, inteneriti da una serie di cose, infilano la sonda nel popò del ravatto e procedono alle misurazioni.

Il responso è inequivocabile: “Sor D’Elia, lei con questo mezzo non può più circolare.”

E lui “Ma ve lo prometto, lo metto a posto!” E loro, da dietro le maschere antigas: “Non si può mettere a posto, deve decidersi a cambiarlo”

Sor D’Elia “Ma lo cambio! Tra nove anni lo cambio...!”

Sor D’Elia che a quella ferraglia è quasi affezionato chiama il papà che lavora al Ministero. Passa qualche minuto e nell’officina dei “revisionisti” suona il telefono.

“... Come dice? Ma è un conflitto d’interassi! Ah... si... allora d’accordo. Agli ordini. Ci scusi, sa...”

Tornano dal Sor D’Elia e dal suo catorcione: “Guardi, Sor d’Elia, proprio perchè è lei facciamo così: mentre lei aspetta il camion nuovo tra nove anni, noi le facciamo un permessino temporaneo a circolare, che se no non risponde nemmeno l’assicurazione, e quando tra 9 anni le arriva il camion nuovo, questo lo rottama”

Il Sor d’Elia - che è un po’ sordo dal rumore di motore e macchinari, non crede a ciò che resta delle sue orecchie - “Va bene, e nel frattempo?”
“Nel frattempo può continuare a usare questo anche se intossica fino a Verbania. Il camion nuovo però - faccia la cortesia - lo compri dal concessionario di mio nipote. La tratterà bene”

E così il Sor D’elia se ne andò tutto tronfio a fare gli affari suoi (e che affari), che intanto per altri due lustri, con qualche lucidata e un po’ d’olio, il problema del relitto sbuffante se l’era risolto, e il papà era contento. Poi per il nuovo camion si verdrà. Carpe diem.

Mazzi Rizza

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