Situazione della politica nazionale, Giovanni di Imperia è d'accordo con il lettore F.P.

"Come si può non essere d'accordo con il lettore F.P. Certo ci sono cose che questo Governo sta affrontando con un po' troppa superficialità, ma quantomeno ha cercato di prendere di petto i problemi cercando di venirne a capo mentre venivamo da mesi nei quali si parlava solo di escort e olgettine da una parte mentre dall'altra l'unica contromisura di un'opposizione risibile era il ripetuto fino alla nausea 'questo Governo deve andare a casa' senza però proporre uno straccio di alternativa.

Ecco, qui arriva il problema che ritengo al momento più pericoloso per il nostro Paese. Ci stiamo avvicinando rapidamente alla fine del mandato di questo Governo e, con la ripresa dell'attività politica dopo la sosta ferragostana, la politica 'dei politici' ci sta già presentando un teatrino assai poco edificante nel quale si parla solo di alleanze trasversali, legge elettorale e non uno straccio di parola su come coloro che usciranno vincitori dalle prossime elezioni intendano proseguire il lavoro svolto da questo Governo. Questo al momento è quello che mette più paura. Il fatto che la fine del Governo tecnico, che può più o meno piacere, ci faccia cadere nuovamente nel baratro nel quale stavamo per precipitare, facendo nel contempo perdere al nostro Paese quella credibilità internazionale che questo, bene o male, ci aveva fatto riacquisire dopo gli sberleffi Merkel-Sarkozy, le corna nelle foto ufficiali e le barzellette del predecessore.

Io non sono politicamente schierato per cui alle prossime elezioni voterò, come sempre, la persona e non il partito (entità astratta alla quale non ho mai creduto) che mi darà un minimo di fiducia di poter tenere a galla il nostro Paese, ma al momento se faccio l'elenco di coloro che, più di altri, ballano in questo momento sul palco (in ordine rigorosamente alfabetico Alfano, Berlusconi, Bersani, Casini, Di Pietro, Vendola e compagnia cantante) mi riesce difficile pensare di potermi recare alle urne la prossima primavera e, nel caso, di potermici recare con un minimo di speranza.

Dalle nostre parti si dice 'Speammu ben'.

Giovanni - Imperia".