- 12 agosto 2012, 16:28

Ilva Today: Ferrante - che stavolta ha esagerato - custode revocato

La sequenza di botte, risposte e castronerie politico industrial sindacali, aggiornata alle 16:20

Alle 10:34 Ferrante, ex uomo di Stato e ora presidenidente ilva minaccia:

NON VOGLIAMO LICENZIARE MA COSI' DIFFICILE DOCCIA FREDDA,GIUDICE ANDATO OLTRE;QUALCUNO VUOLE FARCI CHIUDERE (ANSA)

La parola 'licenziamenti' non la vuole neppure pronunciare. Ma ''se ci bloccano la produzione la prospettiva si complica'' perche' ''dire no all'attivita' produttiva vuol dire togliere linfa vitale all'azienda. Viene meno la ragione stessa dell'esistenza dell'Ilva. E poi banalmente, se non produco come faccio a pagare 12mila persone?'' 

Poverino.

Cosi' il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, in un colloquio (le interviste non esistono più? ndr) con La Stampa sottolinea che ''non ce l'aspettavamo assolutamente, per noi e' una doccia fredda'' ''a questo punto e' chiaro che una parte dei nostri interlocutori vuole farci chiudere'' ma ''andremo avanti fino alla fine''. ''Il mio compito vero - spiega Ferrante - e' cercare di trovare una soluzione ragionevole per salvare l'azienda. Io ho sempre rispettato la magistratura'' ma ''in questo caso credo che fermare la produzione non si per nulla ragionevole''.

Prego?! "MA"??? Un ex prefetto dice MA alla magistratura?, ndr

''Registro - dice il prefetto - in tutti quelli con cui ho parlato un enorme sentimento di sorpresa, dal ministro Clini al presidente della Regione Vendola ai sindacati...''. Perche' si tratta ''di un provvedimento insostenibile nei fatti''. ''Se la mia persona serve a rendere piu' forti le ragioni del dialogo - osserva - bene. Pero' provvedimenti cosi' drastici aumetano la tensione e rendono tutto piu' difficile''. 

Alle 11:22 l'ansa batte, da prima pagina: ILVA:GIP REVOCA NOMINA A CUSTODE PRESIDENTE FERRANTE ++ (ANSA) -

Il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco ha revocato per ''palese conflitto di interessi'' la nomina del presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, a custode e amministratore degli impianti dell'area a caldo sequestrati perche' inquinano. Il provvedimento e' stato emesso ieri sera e sono in corso le operazioni di notifica. Al posto di Ferrante e' stato nominato il presidente dell'ordine dei commercialisti, Mario Tagarelli. La notizia della revoca e' riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno

(Un giornale che continua a fare Informazione a schiena dritta, ndr)

Per il gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco e' ''manifesta l'incompatibilita''' del presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, con ''l'ufficio pubblico di custode ed amministratore delle aree e degli impianti dello stesso stabilimento sottoposti a sequestro preventivo''. Lo scrive il gip nell'ordinanza con la quale ha revocato la nomina di Ferrante a custode e amministratore giudiziario degli impianti sequestrati. Nell'ordinanza il gip rileva, citando fonti giornalistiche, che l'azienda ha deciso di impugnare il provvedimento, emesso dallo stesso magistrato il 10 agosto, con il quale si sottolinea che gli impianti sequestrati non possono essere utilizzati per produrre e si specificano i compiti dei custodi. Gia' in quel provvedimento era indicato che Ferrante non era custode e amministratore degli impianti sequestrati, come invece indicato dal Tribunale del Riesame. (!) Era stato quest'ultimo, con l'ordinanza depositata il 7 agosto scorso, a nominare Ferrante custode e amministratore delle aree e degli impianti sotto sequestro, revocando quella del presidente dell'Ordine dei commercialisti, Mario Tagarelli, nominato dal gip per le questioni amministrative con il decreto di sequestro eseguito il 26 luglio scorso. (ANSA).

Cinque minuti prima di mezzogiorno l'off Cicchitto (Tessera P2 nr. 2232) deve dire la sua sulla Magistratura. Eccola che arriva.

ILVA: CICCHITTO, MAGISTRATURA IDEOLOGICA FA CHIUDERE AZIENDA (ANSA) - ROMA, 12 AGO - ''C'e' un settore della magistratura che, pur di affermare le sue posizioni ideologiche, non esita a far correre il rischio a tutto il Paese della chiusura di una industria fondamentale come l'Ilva''. Lo dice il capogruppo del pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. '' L'offensiva (!! ndr) del Gip contro l'Ilva - aggiunge - e' totale, al punto che e' stato revocato come commissario il dottor Ferrante per evitare di dare la minima sensazione che ci sia qualche possibilita' che l'azienda possa riprendere a lavorare. Non c'e' dubbio che all'Ilva, e anche in altre situazioni, e'necessario un punto di equilibrio fra il funzionamento dell'industria e la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. 

Poi occhio alla superca...la

Questa seconda esigenza spesso e'stata trascurata ma non e 'una buona ragione per far venire meno tutto, cioe'chiudere le aziende. Ci auguriamo invece che venga recuperato un punto di equilibrio, di fronte ad una linea di tendenza da parte giudiziaria che e' quella di chiudere l'industria per salvare l'ambiente, linea insieme paradossale e masochistica''.

Ma che vuol dire?? 'Ndiamo avanti.

A Cicchitto segue il Competente Casini in Caltagirone che dichiara:


ILVA : CASINI, PROTAGONISMO MAGISTRATI DI DUBBIA COMPETENZA DECISIONE GIP NASCE DA CULTURA ANTI-INDUSTRIALE (ANSA) -

''L'ordinanza del gip di Taranto sull'Ilva rischia di segnare il punto di non ritorno di una vicenda drammatica che coinvolge migliaia di lavoratori e le loro famiglie e arriva dopo anni di incuria e di noncuranza in primo luogo da parte delle autorita' locali preposte alla funzione di vigilanza e di controllo della salute dei cittadini''. Lo dice il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. ''In tutto il mondo - aggiunge - questa decisione verra' interpretata come esempio di una cultura anti-industriale che sta sedimentandosi nel nostro Paese. (Forse una cultura anti-veleni gratis Pier? ndr) Tanto era ragionevole la decisione del tribunale del riesame che conciliava l'esigenza di risanamento e la difesa dei posti di lavoro, cosi' questo intervento a gamba tesa del gip fa solo danni a tutti. L'autonomia della magistratura e' un principio che va difeso e che sempre abbiamo difeso ma il protagonismo di certi magistrati di dubbia competenza fa piu' male alla credibilita' della magistratura di tanti suoi incalliti denigratori''.

La mattinata precipita nell'immenso quando Angela Maraventano della LEGA dichiara che il GIP SI ISPIRA A INTEGRALISMO VERDE (ANSA)

Verde, il GIP, la Lega!

'Il problema dell' Ilva non investe solo Taranto ma la Liguria e tutta la filiera nazionale. Il doppio provvedimento del gip Todisco risente di un integralismo 'verde' che non ha precedenti nel nostro Paese . Praticamente e' stata messa in ginocchio una intera citta' e presto si ripercuotera' anche in Liguria''. Lo dice la senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano della Commissione Lavoro commentando quando deciso dal gip ieri e stamattina con la revoca al presidente Ferrante della funzione di custode e amministratore degli impianti dell'area a caldo sequestrati perche' inquinano. ''Ci sono intere famiglie appese ad un filo di speranza ormai lontana - continua la parlamentare della Lega - c'e' un indotto in ginocchio, operai che non sanno piu' a che santo rivolgersi. E' vero che il governo ha stanziato una considerevole somma per ripristinare le regole ambientali dello stabilimento, ma e'anche vero che ci vuole tempo e i lavoratori che fanno ?''.

Allora continuiamo sereni a mettere milionate di Euro in Lussemburgo e ad avvelenare operai e cittadini in Italia Angela.

E Pierluigi, poteva mancare? All'una e mezza Bersani chiede che il Governo faccia chiarezza e aggiunge una parola sibillina sulla quale sarebbe bello facesse chiarezza Lui stesso:

''E' indispensabile che il governo con tutti gli strumenti formali e informali che ha".

Pier2, quali sarebbero i mezzi INFORMALI? Le pressioni sui giudici? Sull'ARPA? Sull'Arma? Spega se puoi.

''Bisogna essere consapevoli che la confusione attorno al piu' grande stabilimento siderurgico d'Europa fara' presto il giro del mondo''.

Lo sta GIA' facendo: la REUTERS ha diramato la vicenda con una lunga agenzia poco dopo le 11 di oggi, in inglese (QUI). E sta a vedere che stavolta sembriamo un paese civile.

A spanne, il PDL sarà casualmente contro o con Bersani? Indovina:

ILVA: LORENZIN (PDL), INTERVENGA MONTI NON PUO' ESSERE UN GIP A DETERMINARE POLITICA INDUSTRIALE (ANSA) 

''Clini non può essere lasciato solo. (???!!!??? ndr) Intervenga Monti. L' Italia deve decidere se avere o meno industria dell'acciaio'' chiede Beatrice Lorenzin (Pdl). '' Non può essere un gip a determinare la politica industriale del Paese. Altrimenti non potremo poi lamentarci se non vengono più in Italia investitori stranieri e se i grandi gruppi industriali italiani delocalizzano''. (ANSA).

Va detto che per diversi anni sarebbero stati "delocalizzati" in Lussemburgo diversi soldini dell'Ilva, tipo 164 milioni di Euro. Ma per carità, tutto secondo Legge.

 

 

Alle 13:34 API riporta un minimo di senso

ILVA:VATINNO (API), BENE DECISIONE GIP, ORA RISANARE (ANSA)

Apriti cielo grigio:

"La legge non e' un concetto astratto: o è violata oppure no. Dunque a Taranto ha fatto bene il Gip a bloccare la produzione degli impianti a caldo se la legge è stata violata. I compromessi non sono accettabili. Ora però occorre pensare ad un piano straordinario per salvaguardare il lavoro, viste le continue minacce occupazionali dell'Ilva sugli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi ligure. Un'idea potrebbe essere quella di costituire una societ… pubblico - privato la cui azione si esplichi nel campo della green economy, come la produzione di energia solare ed eolica". Lo dichiara in una nota l'onorevole Giuseppe Vatinno, deputato di ApI e membro della Commissione Ambiente della Camera. (ANSA).

Anche la Viale (Lega Nord Liguria) aggiunge pensieri sensati :

''La presenza di questa industria del gruppo Riva a Genova e' sempre stata problematica. Quello che si sta verificando a Taranto, a Genova e' stato anticipato anni fa e l'altoforno e' stato chiuso, ma l'azienda non ha mai rispettato la parte relativa all' occupazione''. Lo scrive la seregtaria nazionale della lega Nord Liguria commentando quanto si sta verificando all'Ilva di Taranto. Secondo Viale, tutto cio' avra' una ricaduta su Genova ''e si guarda con grande attenzione quello che accadra' dal punto di vista del lavoro e dell' occupazione. Grandi responsabilita' sono da addebitare a una azienda che in Liguria ha avuto tanto in base agli accordi di programma del 2005 ma che ha restituito poco in termini occupazionali''.

La storia in Liguria si ripete in copia foto statica...

 

Non il Ministro della Giustizia ma Belisario (IDV) difende i Giudici

''La magistratura di Taranto sta solo facendo il proprio dovere, chiedendo il rispetto della legge all'interno dell'Ilva. Quel che e' certo e' che il diritto al lavoro non puo' essere usato, come purtroppo sta accadendo, a scapito di un altro diritto scritto nella Costituzione, quello alla salute''. Lo afferma il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, che aggiunge: ''Additare il Gip come un nemico della fabbrica e dei lavoratori non solo e' sbagliato e scorretto, ma e' assolutamente irresponsabile. All'Ilva e a Taranto c'e' una certificata gravissima emergenza ambientale, che impone l'immediata messa a norma degli impianti inquinanti. Stupisce semmai che, se non fosse intervenuta la magistratura, nell'immobilismo del governo tutto sarebbe rimasto avvolto nel silenzio.

Va affermato il principio che chi inquina paga, percio' la proprieta' la smetta di fare la vittima e investa nella tutela ambientale parte degli enormi utili realizzati in questi anni. L'industria italiana deve fare un salto di qualita', deve finalmente entrare nel terzo millennio accettando la sfida dell'innovazione e della sicurezza. Solo cosi' - conclude Belisario - sara' possibile salvaguardare insieme i posti di lavoro e la salute di lavoratori e cittadini''.

 

E Alfano, poteva non pensarla come Bersani alle 14:38?

 

ILVA: ALFANO, MONTI PRENDA IN MANO SITUAZIONE LA POLITICA INDUSTRIALE LA FA IL GOVERNO NON MAGISTRATURA (ANSA) ''Chiedo al presidente Monti di prendere direttamente e personalmente in mano il dossier Ilva, per almeno due ragioni fondamentali. La prima: la politica industriale la fa il Governo, non la magistratura e, con tutto il rispetto, non puo' essere un atto giudiziario a dire la parola definitiva sull'industria dell'acciaio in Italia. La seconda: vogliamo o no attrarre investitori anche internazionali? Se l'obiettivo e' quello di spaventarli, ci stiamo riuscendo''. E' quanto dichiara Angelino Alfano.

E sono scappati tutti, tranne il PD che litiga col PD, quando Della Seta dà una strigliata a Fassina

ILVA: DELLA SETA (PD), FASSINA SBAGLIA, COLPA NON MAGISTRATI (ANSA) - ROMA, 12 AGO -

''Prendersela con i magistrati per il dramma sociale e ambientale dell'Ilva di Taranto e' del tutto insensato: i giudici sono stati costretti a intervenire perche' l'impresa, la politica con rare eccezioni, lo stesso sindacato hanno lasciato che il problema marcisse. Ora la via da battere per superare lo stallo e' molto stretta: unica alternativa alla chiusura dello stabiIimento, che per Taranto sarebbe una vera calamita' sociale, e' che in tempi rapidissimi l'azienda attivi gli interventi necessari a rendere l'acciaieria compatibile con la salute dei suoi lavoratori e di tutti i tarantini''.

E' quanto dichiara il senatore Pd Roberto Della Seta, capogruppo in Commissione ambiente, commentando gli ultimi sviluppi giudiziari del caso-Ilva e le dichiarazioni di ieri del responsabile economico del Pd Stefano Fassina. ''Sono anni - afferma Della Seta - che i dati dell'inquinamento intollerabile prodotto dall'Ilva sono a disposizione di tutti. Non e' colpa dei giudici se chi doveva non e' intervenuto, ora sarebbe bene non scaricare sulla magistratura responsabilita' che davvero non le appartengono''. 

Alle 14:48 : ILVA: BONELLI, MAGISTRATI FANNO LORO DOVERE

''Si lascino in pace i magistrati che a Taranto stanno facendo il proprio dovere difendendo il diritto alla salute che e' un diritto costituzionalmente garantito''. Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: ''Ricordiamo che secondo le perizie della Procura a Taranto si ci 'ammala' e si 'muore' di inquinamento. I magistrati non stanno facendo altro che tutelare il diritto alla salute e alla vita degli abitanti della citta, che sono circa 200 Mila, e che da decenni subiscono le gravissime conseguenze di un inquinamento che non ha eguali in Italia e in Europa''. ''I magistrati in Italia - aggiunge - non vanno difesi solo in determinate occasioni ma anche quando affrontano il dramma dell'inquinamento. Il disastro ambientale di Taranto era arcinoto ma fino ad oggi politica ed istituzioni non hanno voluto affrontare ne' l'urgenza della conversione industriale ne' l'emergenza sanitaria. Se qualcuno pensa la produzione del polo siderurgico sia piu' importante della salute e della vita dei cittadini non si puo' far altro che evacuare la citta'"

15:44 ILVA: FAVA (LEGA), GIUSTO CHIUDERE, LEGGI VANNO RISPETTATE (ANSA) - ROMA, 12 AGO - ''Rispetto alla chiusura dell'acciaieria Ilva di Taranto, la Lega Nord ritiene che le leggi, se ci sono, vanno fatte rispettare''. Gianni Fava, responsabile del settore Attivita' produttive della Lega Nord, ufficializza la posizione del partito in merito alla situazione venutasi a creare dopo le sentenze della magistratura che hanno fermato l'attivita' dell'acciaieria tarantina. ''Come si sarebbero comportati i giudici e la politica se, anziche' l'Ilva di Taranto, analogo caso si fosse verificato in una qualsialsi piccola-media impresa del Nord? L'avrebbero chiusa, buttando via le chiavi''. Quanto al provvedimento adottato dal governo Monti, Fava aggiunge: ''Perche' si trovano 400 milioni di soldi pubblici per il risanamento del sito inquinato (privato) di Taranto, mentre non c'e' mai un euro per le bonifiche riguardanti Marghera, Mantova, Ravenna, Pieve Vergonte eccetera? E' evidente che, a legislazione vigente, se un'azienda inquina va chiusa, se non inquina vanno puniti i giudici che sbagliano. Mi pare che, per quanto riguarda l'Ilva, siamo nella prima ipotesi''. Da questa considerazione ecco l'accusa rivolta al governo Monti. ''Anche in questo caso dobbiamo rimarcare che siamo di fronte ad uno strisciante stato di razzismo, in virtu' del quale quando c'e' di mezzo un'impresa del Sud, il paese si mobilita, quando tocca a decine di aziende del Nord ci si appella all'ineluttabilita' della situazione creatasi con la crisi''. Conclude Fava: ''la vicenda Ilva e' l'ennesima dimostrazione plastica dell'esistenza di una mai riconosciuta Questione settentrionale da parte della delle destre e delle sinistre italiche. E il governo Monti non fa altro che peggiorare la situazione''. (ANSA)

H16:19

ILVA: FIOM GENOVA, SI FERMERANNO ANCHE STABILIMENTI LIGURIA GRONDONA, STOP PRODUZIONE SARA' COME MINIMO UN DISASTRO (ANSA) -

Se si fermera' l'Ilva di Taranto ''si fermeranno di conseguenza anche gli stabilimenti di Genova e Novi Ligure'' e questo ''sara' come minimo un disastro''. Lo ha detto il segretario della Fiom-Cgil Franco Grondona oggi a Genova. ''Mi sembra che con questa decisione - ha detto Grondona - il giudice abbia messo in discussione quanto gia' disposto dal Riesame''. 

 

16:22 Attenzione a Bonanni: SI GIOCA A RISIKO, STOP RILANCI ++ MASSIME ISTITUZIONI PAESE INDICHINO A GIUSTIZIA VIA EQUILIBRIO (ANSA) - ROMA, 12 AGO - Sul futuro industriale dell'Ilva ''c'e' un vero e proprio atteggiamento da risiko''. Lo dice all'ANSA il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, chiedendo alle ''massime istituzioni del Paese di interrompere questo rilancio continuo'' e di ''indicare alla giustizia la via dell'equilibrio''. (ANSA).

Come? Indicare alla Giustizia l'EQUILIBRIO? Sarà il caldo, ndr

 

 

Non è tutto ma per il momento è quanto.

 

Riportiamo oltre al documento originale dell'ultimo provvedimento del GIP di Taranto Patrizia Todisco, una copia ocr del testo, che come tutte le trascrizioni ottiche potrebbe contenere errori. Fa fede il PDF (QUI)

***

 

 

Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Lecce V.le A. Moro, c/o palazzo Regione "Puglia"-  OGGETTO :-Verbale di notifica redatto a carico di:-------- ......................... ----------- • FERRANTE Bruno, nato a Lecce il 26.04.1947 e residente a XXXXXXX presidente del Cd.A. e legale rappresentante della società ILVA S.p.a. nonché custode ed amministratore giudiziario degli impianti in sequestro di proprietà della medesima società.-------------------------------------------- Il giorno 11 agosto 2012, in Taranto, presso gli uffici dello stabilimento ILVA S.p.a., alle ore 20.30.~\ I sottoscritti Ufficiali di P.G. Magg. Nicola Candido e Mar. Capo Giovanni Solombrino, effettivi al N.O.E. di Lecce, danno atto a chi di dovere che con il presente verbale hanno proceduto a notificare al sig. FERRANTE Bruno, sopra generalizzato, nella sua qualità di legale rappresentante nonché custode ed amministratore giudiziario degli impianti in sequestro della società ILVA S.p.a., l'accluso atto consistente in:.............. \ - Provvedimento nr. 938/10 RGNR e nr. 5488/10 RGIP datato 11.08.2012 del Tribunale di Taranto a firma del G.I.P. D.ssa Patrizia Todisco ;------- \ consegnandone copia nelle mani dell'avv. BRESCIA Francesco, responsabile dell'ufficio legale ILVA S.p.a. di Taranto, stante l'assenza del sig. FERRANTE Bruno.................. \ Di quanto sopra è verbale, del quale una copia viene consegnata al nominato in oggetto.---------------- Fatto, letto, confermato e sottoscritto in data e luogo di cui sopra...................................................... La parte N.   938/10 R.G.N.R.                                                                                                             V' \'{Z•/.'-/ N. 5488/10 R.G.I.P.                                                                                                                XC^-^7

TRIBUNALE DI TARANTO UFFICIO DEL G.I.P. Il Giudice per le indagini preliminari Premesso che:

>     con dispositivo di ordinanza depositato il 7.08.2012 il Tribunale di Taranto, decidendo in merito alla richiesta di riesame proposta avverso il decreto di sequestro preventivo di alcuni impianti ed aree dello stabilimento ILVA s.p.a. di Taranto, revocando la nomina del dottor Mario Tagarelli nominava il dottor Bruno Ferrante, presidente del C.d.A. e legale rappresentante prò tempore dell'ILVA s.p.a., quale custode ed amministratore delle aree ed impianti in sequestro, in aggiunta agli ingegneri Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento, già nominati custodi ed amministratori degli stessi beni da questo g.i.p. con decreto di sequestro preventivo emesso in data 25.07.2012;  

>     in data 09.08.2012 il dottor Bruno Ferrante accettava formalmente l'incarico di custode ed amministratore delle aree e degli impianti in sequestro, come da verbale di immissione in possesso del pubblico ufficio redatto in pari data da militari dei Carabinieri del N.O.E. di Lecce e sottoscritto dallo stesso dottor Ferrante. Rilevato che in data odierna il dottor Ferrante ha diramato un comunicato stampa, circa il quale l'ANSA ha pubblicato il seguente articolo (alle ore 16.43 dell'I 1.08.2012 sul sito www.ansa.it): "Ilva: Gip, risanare impianti ma stop produzione L'azienda impugna il provvedimento. Presidente Ferrante convoca il consiglio di amministrazione 11 agosto, 16:43 L'Ilva dovrà' risanare gli impianti dell'area a caldo sequestrati per disastro ambientale ma "senza prevedere alcuna facoltà' d'uso" degli stessi "a fini produttivi". Lo ha disposto il gip di Taranto Patrizia Todisco in un provvedimento notificato ieri all'Ilva nel quale si specifica anche il ruolo dei custodi giudiziari. Il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ha dato mandato di "impugnare immediatamente" dinanzi al Riesame il provvedimento del gip di Taranto notificato ieri. Lo rende noto l'azienda con un comunicato. Ferrante ha "convocato il consiglio di amministrazione della società per le determinazioni conseguenti".

GIP SOLLECITA, SCONGIURARE ED ELIMINARE PERICOLI IMPIANTI - "In adempimento di quanto disposto dallo stesso Tribunale del Riesame", si sollecita l'adozione, da parte dei custodi giudiziari, di "tutte le misure tecniche necessarie a scongiurare il protrarsi delle situazioni di pericolo e ad eliminare le stesse". Lo ribadisce il gip di Taranto nel provvedimento notificato ieri ai legali dell'Uva dai carabinieri del Noe di Lecce. Custodi e amministratori dovranno trasmettere al gip relazioni settimanali sull'attività svolta.____________________________

Rilevato, inoltre, che risulta allegato allo stesso articolo il testo integrale (in formato PDF) delle disposizioni adottate da questo g.i.p. in data 10.08.2012 e notificate in pari data ai custodi ed amministratori dei beni sottoposti a sequestro preventivo nell'ambito del presente procedimento.

Considerato che le circostanze sin qui esposte rendono manifesta l'incompatibilità del Presidente del Consiglio di amministrazione e legale rappresentante prò tempore dello stabilimento ILVA s.p.a. di Taranto con l'ufficio pubblico di custode ed amministratore delle aree e degli impianti dello stesso stabilimento sottoposti a sequestro preventivo, stante il palese conflitto tra gh interessi di cui il dottor Ferrante - nella citata veste di amministratore e legale rappresentante dell'azienda -è portatore e gli obblighi gravanti sui custodi ed amministratori dei beni in sequestro, in ragione dei quali sono state impartite le disposizioni ai medesimi notificate il 10.08.2012.

P.Q.M.

visti gli arti 321 c.p.p. e 104 bis disp. art. c.p.p., Revoca la nomina del dottor Bruno Ferrante quale custode ed amministratore dei beni sottoposti a sequestro preventivo nell'ambito del presente procedimento penale. Nomina il dottor Mario Tagarelli, iscritto all'Albo dei Commercialisti di Taranto (domiciliato in |), quale custode ed amministratore degli stessi beni, in aggiunta ai già nominati ing. Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lo frumento. Manda  alla  Cancelleria per  le  notifiche  agli  interessati  e  la  comunicazione  del  presente provvedimento al Procuratore della Repubblica in sede. Taranto, 11 agosto 2012

SN - Ansa - ndr