Leggendo l'accattivante brochure del Gruppo Riva si avverte la fragranza di "una storia italiana", una specie di mulino bianco dove si macina carbone per colare l'acciaio da vendere. Per guadagnare soldi, semplicemente.
L'ILVA è stata "privatizzata" dalla vecchia Italsider, dove navigò il buon Gambardella della Margonara. Italsider fece senz'altro un buon affare vendendo Ilva ai Riva, tanto che i Riva ci cavarono palate di miliardi, a quel punto privati.
Grati, investirono così tanto per non appestare il luogo, che la magistratura, nonostante ogni tipo di tentativo di portar dalla loro stampa e controllori, anche facendo perder la faccia ad una persona perbene come l'ex prefetto Bruno Ferrante, gli sequestrò lo stabilimento.
L'ilva è controllata totalmente dai Riva, attraverso la RIVA FIRE Spa, dove "FIRE" non sta per fuoco in inglese ma per una cosa tipo Finanziaria Industriale Riva Emilio.
Ed è con questo nome che all'inizio della vicenda provammo a vedere se esisteva nel paradiso fiscale europeo per eccellenza - il Lussemburgo - senza successo. Bene, pensammo. almeno qualcuno che sta davvero in Italia, anche fiscalmente.
Poi fummo colti da un pensiero: ma vuoi veder cosa combina il senso d'onnipotenza? E cercammo nel Granducato fiscale - banalmente - alla voce "ILVA"
ed eccola lì,
ILVA INTERNATIONAL S.A. costituita il 05/02/2004, in rue de la chapelle (la strada della cappella) pure al civico 17
tra
1) ILVA SpA, ayant son siège à Viale Certosa 249, I-20151 Milan rappresentata da Monsieur Michel Comblin, conseil fiscal, demeurant à Glabais (Belgique), en vertu d’une procuration sous seing privé, lui délivrée à Milan, le 5 décembre 2003.
2) PARTICIPATIONS ET FINANCEMENTS EXTERIEURS S.A., en abrégé PARFINEX S.A., ayant son siège à L-1325 - Luxembourg, 17, rue de la Chapelle, ici représentée par Monsieur Claude Zimmer, conseil fiscal, demeurant à Luxembourg
Per un totale di 16.440.000 actions de EUR 10 chacune, totalisant EUR 164.400.000
Centosessantaquattro milioni di Euro, oltre trecento miliardi di vecchie £ire. Non esattamente una mancia pro forma per una scatola vuota.
Si, ma i Riva che c'entrano? Leggiamo oltre alla voce Amministratori
2. Sont appelés aux fonctions d’administrateur non rémunéré:
a) Monsieur Fabio Riva, entrepreneur, né à Milan, le 20 juillet 1954, demeurant professionnellement à I-20151 Milan, Viale Certosa 249.
b) Monsieur Angelo Riva, industriel, né à Milan, le 19 octobre 1966, demeurant professionnellement à L-20151 Milan Viale Certosa 249.
c) Monsieur Hans-Hinrich Muus, conseiller d’entreprise, né à Hamburg, le 13 octobre 1937, demeurant à D-20148
A rivedere i conti una vecchia conoscenza come DELOITTE & TOUCHE S.A.
E il notaio che redige l'atto? Naaaa: Henri Hellinckx, lo stesso della GEO di Nucera e della Geotea (Ecosavona & Bossarino) di Bagnasco
Bravi tutti.
In appendice:
Tra il 1994 e il 1995, a cavallo tra i governi Ciampi, Berlusconi I° e Dini va in porto la privatizzazione dell'ILVA (che dopo aver aperto il bijoux di Taranto cambiò il nome in Italsider)
Erano appena trascorsi gli anni belli di Giovanni Gambardella, che tentò la Margonara. Il Corriere della Sera nel 1993 ricorda così:
"Celebri manager pubblici e privati, una volta rimossi da poltrone di prestigio, si mettono in proprio e ricominciano, si fa per dire, da zero. E cosi' ha fatto in sordina anche Giovanni Gambardella, l' ex amministratore delegato dell' Ilva travolto dalle perdite della siderurgia pubblica."
archiviostorico.corriere.it/1993/agosto/11/rispunta_Gambardella_messo_proprio_co_0_9308115220.shtml
Condensando in una riga: lo Stato sbologna l'Ilva, i Riva se la acchiappano. Chi avrà fatto l'affare. Segue uno schema dei dati economici del Gruppo Riva nei quali curiosamente il Lussemburgo pare proprio non compaia. Fonte: il Gruppo Riva
ma se l'ITALSIDER era così in perdita... com'è che, passata ai Riva...