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Politica | 27 luglio 2012, 15:35

Sanremo: regolamento sull'Imu: le categorie produttive chiedono un nuovo incontro

In cui sia data concretezza all'impegno assunto dall'Amministrazione in Consiglio Comunale di arrivare all'allineamento all'aliquota base del 7,6 per mille dell'aliquota applicata a beni strumentali delle attività produttive entro il mese di settembre.

Le associazioni di categoria del commercio di Sanremo (Agis, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria), in riferimento al regolamento sull’Imu e le relative aliquote di applicazione sulle attività produttive (dopo gli incontri con l’Amministrazione), hanno chiesto una nuova convocazione del tavolo di crisi, in cui sia data concretezza all'impegno assunto dall'Amministrazione in Consiglio Comunale di arrivare all'allineamento all'aliquota base del 7,6 per mille dell'aliquota applicata a beni strumentali delle attività produttive entro il mese di settembre, attraverso:

• la verifica se il gettito prodotto dal primo versamento dell’IMU sia tale da da permettere una riduzione all'aliquota appena approvata del 9,9 per mille;
• sia data una risposta in merito alle nostre proposte volte ad un contenimento della spesa pubblica, inoltrate in data 9 luglio scors;
• siano invitati a partecipare anche i vertici della Casino Spa per affrontare i temi della ristrutturazione e del rilancio della Casa da Gioco.

“Avevamo deciso con il Sindaco e con l’Assessore al Bilancio – scrivono le associazioni - di procedere in occasione dell’incontro del 19 u.s. con l’analisi dei documenti di bilancio preventivo 2012 da parte delle Associazioni di categoria in un quadro di confronto costruttivo e nel rispetto assoluto dei ruoli, delle prerogative e delle responsabilità.
• Che l’analisi ha l’obiettivo di individuare ipotesi di intervento correttive al bilancio di previsione 2012  finalizzate al reperimento delle risorse per la rimodulazione delle aliquote previste per le attività produttive, ad oggi ancora previste al 9,9 per mille per gli immobili di proprietà;
• che le categorie, come evidenziato pubblicamente, considerano tali aliquote insostenibili in questo difficilissimo momento per il sistema produttivo territoriale;
• è assoluta intenzione delle categorie economiche porre all’Amministrazione Comunale le più utili proposte nell’interesse generale e del sistema produttivo ed occupazionale cittadino;
• la documentazione in nostro possesso non ci consente un’analisi approfondita, ma offre notevoli spunti di riflessione sul bilancio comunale;
• che la sommaria analisi svolta sui documenti forniti dall’Amministrazione Comunale ha consentito una prima valutazione dalla quale emergono alcuni dati di bilancio che evidenziano la possibilità di incidere profondamente sull’assetto delle spese correnti;
• che tale intervento ha l’obiettivo imprescindibile, in questo gravissimo momento di difficoltà per le imprese, di evitare un appesantimento fiscale insostenibile, in modo particolare per alcune tipologie di attività, quali quelle legate alla filiera turistica e culturale;
• che pur esprimendo apprezzamento per l’avvio di un processo di efficientamento delle spese correnti da parte dell’amministrazione, tale percorso risulta a giudizio delle categorie ulteriormente consolidabile;
• che occorre in questo processo di rimodulazione dell’assetto di bilancio dell’Ente, tenere fermamente conto che è necessario non interrompere il processo degli investimenti ma eliminare gli sprechi e fare scelte di bilancio coerenti con la necessità di attivare politiche fiscali orientate alla crescita ed allo sviluppo economico;
• che le categorie esprimono un giudizio fortemente critico per le modalità con cui negli ultimi 20 anni sono state articolate ed orientate le scelte di spesa, nel momento in cui il bilancio avrebbe consentito (basta pensare agli oltre 630 milioni di euro prodotti dalla casa da gioco e incassati dal Comune) investimenti importanti per la città, e di cui, sul piano almeno infrastrutturale, non se ne vede traccia, con un forte orientamento alla dissipazione di risorse attraverso spese correnti improduttive;
• che occorre, in una valutazione prospettica coinvolgere nell’analisi delle poste di bilancio la Casinò spa, attraverso un indirizzo strategico che il socio Comune di Sanremo deve dare in occasione della prospettata ricapitalizzazione della società, che deve essere condizionata, coerentemente con le previsioni normative in materia societaria, ad un incisivo e determinante processo di contenimento dei costi, evitando di scaricare sulla fiscalità generale dei cittadini sanremesi e soprattutto delle sue imprese, le sue inefficienze ed in qualche occasione alcune incrostazioni assimilabili a privilegi che ancora persistono della struttura di costo della Casinò spa;    
• in ogni caso il mantenimento dei livelli di spesa della macchina comunale è possibile solo con un deciso recupero degli incassi della nostra casa da gioco, che deve essere una priorità assoluta di tutto il sistema istituzionale ed economico cittadino”.

Carlo Alessi

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