Sono anni difficili per il comprensorio intemelio dell’estremo ponente. Dopo le vicissitudini politico-amministrative, con due scioglimenti per mafia della due città più rappresentative e a vocazione turistica, Ventimiglia e Bordighera, arriva la mazzata anche sul fronte delle presenze turistiche. Nel giro di 10 anni il crollo delle presenze turistiche nelle città più grandi è stato vertiginoso. In totale il calo di affluenza turistica sull'intero comprensorio intemelio è di 201.645 presenze, dal 1999 ai giorni nostri. E’ quanto emerge dall’indagine condotta dal Comitato Saint Charles di Bordighera avvalendosi dei dati Atp e dell'Ufficio Turistico della Provincia.
Maglia nera di questo flop turistico è Bordighera, che dal 1999 allo scorso anno ha perso più di 180 mila presenze: si è passati da 430.068 presenze nel 1999 a 248.521 dei giorni d'oggi con un segno meno di 181.547. Calo netto anche per la città di confine: Ventimiglia è passata, infatti, da 137.888 presenze nel 1999 a 121.495, con una diminuzione di 16.393. Camporosso ha perso mille presenze ogni anno: da 28.353 il segno meno è stato di 9.214, arrivando alle 19.139 presenze del 2010.
Tendenza contrapposta, invece, nei borghi dell’entroterra e delle città più piccole che registrano un incremento di presenze. Capofila di questo andamento è Vallecrosia: la città della famiglia ha fatto segnare, nello stesso arco di tempo, un aumento di quasi 12 mila presenze: da 17.923 a 29.784.
Segno più anche per Dolceacqua che ha raddoppiato le presenze: da 3.957 si è arrivati a 7.541 presenze annue. Duplica le presenze anche Perinaldo: da 736 a 1.730. Tendenza simile quella di Castel Vittorio e Apricale che sono passate rispettivamente da 736 a 1.730, e da 1.527 a 2.664, presenze all’anno. Bene Isolabona il cui aumento è stato di quasi 1500 presenze annue (1.479 per l’esattezza).
Il quadro illustrato, per sommi capi, oltre a fotografare una situazione critica che risente indubbiamente della congiuntura economica degli ultimi anni, testimonia anche che le politiche di valorizzazione del territorio laddove attuate – come detto l’entroterra e Vallecrosia ben inquadrano questo trend – hanno prodotto risultati di rilievo, quanto meno sotto il profilo numerico.