La salvaguardia dei litorali erosi dalle mareggiate è stata all’attenzione della recente seduta del Consiglio regionale della Liguria, nell’ambito del quale è stata approvata all’unanimità la proposta di legge predisposta come primi firmatari i consiglieri Ezio Chiesa, Sergio Scibilia e Alessio Cavarra, in modifica alla legge regionale vigente in materia (legge 13/1999). Esprime la sua soddisfazione Sergio Scibilia, consigliere regionale del Partito Democratico, che a seguito di una richiesta di intervento da parte di alcuni operatori turistici, eseguì mesi fa un sopralluogo in alcune zone del litorale ligure pesantemente danneggiate dagli episodi alluvionali dell’autunno scorso.
Dichiara Scibilia sottolineando l’importanza del provvedimento deliberato dal Consiglio regionale: “La modifica ha una forte valenza non solo di tipo economico e turistico diretto, a tutela dei gestori degli stabilimenti balneari danneggiati, ma indirettamente assume un interesse dal punto di vista ambientale, nel ruolo attivo che potrà assumere l’operatore a difesa della costa, per ripascimento degli arenili, a protezione dei litorali erosi e fortemente danneggiati, che rappresentano una grande risorsa naturale della nostra Liguria. Grazie a questa nostra proposta – spiega Scibilia – da oggi chi subisce un danno al proprio stabilimento balneare e la prospiciente fronte di spiaggia, a causa di forti mareggiate e/o eventi atmosferici eccezionali, potrà eseguire a proprie spese tutti gli interventi necessari per il ripristino delle strutture, del tatto di costa ed a protezione degli arenili garantendo la prosecuzione da una parte della sua attività, senza una netta penalizzazione rispetto agli operatori di altre zone ma attuando anche, in coordinamento ed accordo con le Istituzioni, un intervento di salvaguardia di un bene paesaggistico comune”.
Prosegue Scibilia: “Troppe volte il Demanio Marittimo ‘padrone di casa’ delle nostre spiagge ha trascurato in modo disinteressato la programmazione degli interventi ‘ordinari’ di difesa delle nostro coste e ancora di più quando gli eventi calamitosi hanno colpito in modo irreparabile sia le strutture in concessione ai privati che i tratti di costa, rendendo di fatto inutilizzabile il tratto ed impraticabile la balneabilità pubblica. Ogni volta l’imprenditore per primo si è girato le maniche e ha rimesso a posto sia il bene affidatogli in concessione ma non di sua proprietà, che le spiagge pubbliche. La nuova norma stabilisce inoltre – aggiunge il consigliere – che, a ristoro degli interventi eseguiti, le concessioni in essere saranno prorogate in rapporto all’investimento eseguito secondo un regolamento attuativo predisposto dalla Regione Liguria entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente proposta”.
Sergio Scibilia ha concluso il suo intervento in aula ringraziando in particolare il collega Ezio Chiesa, per l’impegno profuso e il lavoro svolto per portare a casa questo importante risultato.