La Corte Costituzionale abrogando l'articolo 4 del decreto legge 138/2011 (convertito in seguito nella Legge 148/2011) mette la parola fine alle polemiche sulla nomina dell'amministratore unico delle Gestioni Municipali Spa (società del Comune che gestisce il porto e alcuni stabilimenti, ndr), Domenico Surace.
Nei giorni scorsi, la sede della G.M. Spa e il Comune della città degli aranci sono stati visitati dalla Guardia di Finanza a seguito di un esposto presentato dall'ex sindaco del Pdl Angelo Basso.
Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno terminato di acquisire gli atti, documentazione dal 2001 ad oggi, nella giornata di ieri. Secondo l'ex sindaco Angelo Basso, il comitato Cittadino per la Legalità (di Andrea Guglieri, Gerolamo Bisso e Primo Bonifazio) e del partito Democratico dianese in base al comma 21 dell'articolo 4 del decreto legge 138/2011 (convertito in seguito nella Legge 148/2011), Surace, era incompatibile con la nomina in quanto nei tre anni precedenti aveva ricoperto la carica di consigliere comunale.
L'amministrazione Comunale, all'indomani del blitz della Finanza, tramite una nota ha fatto sapere di aver chiesto alcuni pareri legali che avrebbero dato il via libera alla nomina in quanto la G.M. Spa non gestirebbe servizi pubblici locali.
La sentenza 199 (depositata lo scorso 20 luglio) della Corte Costituzionale, che ha definito l'articolo 4 di quella legge incostituzionale, mette, dunque, la parola fine ai dubbi dell'ex sindaco Angelo Basso.
La macchina investigativa, però, è ormai partita e gli uomini della finanza, probabilmente, prima di archiviare il caso andranno a spulciare i bilanci acquisiti. Nel mirino sembra ci siano gli incarichi esterni e gli investimenti fatti negli anni passati.