Ospedaletti grande successo ieri per l'incontro con Bruno Gambarotta

Successo di pubblico all’auditorium comunale di Ospedaletti  per la presentazione del libro "Le Ricette di Nefertiti" di Bruno Gambarotta. In tanti hanno accolto l'invito dell'Amministrazione comunale, che ha chiamato lo scrittore e giornalista piemontese ad aprire la seconda edizione della manifestazione “Incontri sotto le stelle”. L’assessore alla cultura Claudio Restelli ha presentato la manifestazione cedendo il microfono al giornalista Claudio Porchia che ha presentato l’autore incalzandolo con domande e divertenti riflessioni.

Lo scrittore artigiano, come ama definirsi Bruno Gambarotta, ringraziando per lo spunto il refuso di un tipografo del giornale torinese La Stampa, che erroneamente deformò l'originale scrittore astigiano, non ha fatto mancare alcuni aneddoti sul cibo, sulla diffusione del tema della cucina, e altri episodi divertenti raccontati nel suo stile "dolce calmo". Al termine dell’incontro, dopo lunghi e ripetuti applausi, si è formata una lunga fila di persone per salutare lo scrittore e chiedere una dedica sul romanzo dedicato alle ricette della regina Nefertiti.

La manifestazione “Incontri sotto le stelle prosegue domenica prossima, 29 luglio con la presentazione del libro "Italia buon paese"di due importanti giornalisti enogastronomici, Clara e Gigi Padovani, collaboratori di importanti riviste del settore e del quotidiano La Stampa di Torino. Il libro offre un’inedita carrellata lungo i 150 anni dello Statounitario, attraverso i cibi, i sapori, le bevande, i menu e i libri diricette che hanno contribuito a consolidare il nostro patrimonio gastronomico.

Un’antologia di stili alimentari, con tante curiosità e le date di nascita dei prodotti e dei piatti più amati dagli italiani firmata da Clara e Gigi Padovani, esperti di storia materiale e di cucina e autori di numerosi best-seller. Un testo coinvolgente che offre un’originale prospettiva di lettura della storia sociale italiana dal 1861 a oggi. E lancia anche un monito: se la globalizzazione e la standardizzazione avanzano, il gusto italiano rischia di soccombere