Eventi - 23 luglio 2012, 19:55

Vallecrosia: mercoledì sera alle 21.30 al 'Kukua Beach' il concerto degli 'Oggitani'

Gli Oggitani, gruppo di ricerca sulla musica tradizionale del Mediterraneo, cercano tutto cio’ prendendo ispirazione dalle culture più antiche, con un approccio rispettoso della tradizione.

Mercoledì sera, al Kukua di Vallecrosia cena, after dinner e musica live dalle 21.30 con gli Oggitani. Si tratta di una band 'World music – Folk fusion' di Sanremo che tenta di unire la musica tradizionale, l’improvvisazione, la sperimentazione, la danza, il moderno e l’ancestrale.

Gli Oggitani, gruppo di ricerca sulla musica tradizionale del Mediterraneo, cercano tutto cio’ prendendo ispirazione dalle culture più antiche, con un approccio rispettoso della tradizione, ma nello stesso tempo riarrangiando i brani a per renderli più 'presenti' e per testimoniare un 'incontro armonico' tra le varie culture e tradizioni, cercando una musica che non vuole nè confini geografici nè temporali: gli stili si fondono uno dentro l'altro e differenti culture si compenetrano, e così, confrontandole, ci si accorge di essere tutti partecipi di una storia ricca di importanti diversità, ma nello stesso tempo con un origine comune.

La formazione classica del gruppo è in quartetto (violino, chitarra, basso e percussioni) e in repertorio hanno un 'viaggio musicale' nel Mediterraneo, dove il filo conduttore è la musica tradizionale. Gli 'Oggitani' sono: Sergio Caputo al violino, violino elettrico, voce e percussioni; Fabrizio Vinciguerra  alla chitarra acustica, voce, percussioni; Roberto Sciacca  al basso elettrico, voce; Belisario Fauzzi –cajon, darbouka, percussioni, e possono contare sulle collaborazioni di Hamid Moumen e Martino Biancheri. Il repertorio spazia dalle danze occitane, italiane e francesi: da scottish, rigaudon, curente, circoli, chapeloise, fino ad arrivare alla tradizione pugliese, alla tradizione violinistica delle montagne di Bergamo, all’antichissima musica sarda. Il viaggio continua con la musica gitana, dai Balcani al flamenco, alle tradizioni del Mediterraneo orientale: Grecia, Ungheria, Turchia, Curdistan e Israele, alla musica dell’antico nord Africa berbero (e Gnawa nello spettacolo con Hamid Moumen), e alla Belly Dance egiziana. Il tutto sapientemente e 'filologicamente' unito in uno spettacolare viaggio musicale adatto a tutti. Il quartetto ha solide basi musicali: diploma di conservatorio per violinista e chitarrista, e un approfondito studio del repertorio jazz-fusion per il bassista.