Imperia Golfo Dianese - 16 luglio 2012, 16:35

Privatizzazione della Croce Rossa, Palmero dopo l'incontro a Genova “Puntare sulla dismissione dei beni”

Nessun allarmismo eccessivo dunque per il commissario provinciale Palmero sul futuro della Cri almeno per il momento. In vista della prossima audizione a Roma in commissione con il Ministero della Salute si punterà infatti anche sulla carta dismissione beni immobiliari Cri a livello nazionale

“Attendiamo serenamente che succeda qualcosa, sotto il simbolo della Croce Rossa che ha sempre dato garanzia e la continuerà a dare”, così il commissario provinciale della Croce Rossa Vincenzo Palmero dopo l'incontro a Genova per discutere sul futuro dell'ente a rischio privatizzazione.

Sabato scorso si è infatti svolto l'incontro con il commissario regionale Massimo Nisi per discutere delle proposte da presentare a Roma ed eventuali scenari per i comitati locali Cri e il personale. Dal 1 gennaio 2014 infatti, secondo quanto contenuto nell'ultima bozza del 4 maggio 2012 dello schema di decreto legislativo per la riorganizzazione dell'ente, la Cri potrebbe diventare un'associazione privata di interesse pubblico. Un'eventualità che desta preoccupazione soprattutto tra i dipendenti di ruolo e quelli precari tanto da promuovere una petizione popolare.

“Per quanto riguarda il personale non si parla di licenziamenti ma di ricollocazione – ha affermato Palmero – sarà fondamentale garantire la continuità del servizio magari trovando degli escamotage. E' un mio pensiero ma i dipendenti provvisori per esempio potrebbero essere assorbiti dallo stesso comitato privato in ottica di mantenimento”.

Nessun allarmismo eccessivo dunque per il commissario provinciale Palmero sul futuro della Cri almeno per il momento. In vista della prossima audizione a Roma in commissione con il Ministero della Salute si punterà infatti anche sulla carta dismissione beni immobiliari Cri a livello nazionale. L'obiettivo risanamento della gestione potrebbe infatti passare anche dalla vendita di ex colonie ed edifici della Cri inutilizzati. Un po' come quanto accaduto ad Imperia con la messa all'asta nazionale dell'ex cinema Ambra a Imperia Porto Maurizio, acquistato da un privato per un valore di circa 450mila euro.

“Non abbiamo alcuna intenzione di vendere le nostre sedi istituzionali indispensabili per il servizio – ha aggiunto Palmero – è un suggerimento che faremo presente al comitato centrale più per i fabbricati del centro Italia per ripianare la situazione deficitaria. Ha più senso dismettere i beni della Cri anziché fare i sacrifici con le sedi locali o dell'entroterra. Per quanto riguarda l'immobile dell'ex cinema Ambra i soldi verranno accreditati al comitato centrale ma speriamo restino nella nostra provincia”.

Secondo Palmero, fermo restando l'incognita dipendenti, un'eventuale privatizzazione potrebbe avere inoltre alcuni risvolti positivi soprattutto nei termini di uno snellimento delle procedure burocratiche. “Noi trattiamo con Asl e altri organi pubblici con convenzioni e altro e invece tramite un privato potrebbero esserci evoluzioni positive rendendo un iter burocratico più snello”.

Ci sarà ancora da attendere dunque per capire il futuro della Croce Rossa Italiana, ma nel frattempo volontari e dipendenti continuano nella loro opera quotidiana di soccorso e aiuto verso il prossimo, storie di sacrificio, dedizione e umanità che non verranno mai cancellate.

 

Silvia Iuliano