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Politica | 13 luglio 2012, 16:43

Sanremo: giudizio negativo delle categorie produttive sull'Imu al 7,6 per gli immobili

"Dopo la lunga fase di dialogo e la creazione di un tavolo di lavoro - scrivono le categorie del commercio - sono state così disattese le istanze che miravano a mantenere la competitività delle imprese anche nell’ottica di garantire al contempo il livello occupazionale delle imprese".

Un giudizio estremamente negativo è quello espresso dalle categorie produttive sanremesi che hanno visto rifiutare le richieste di applicazione dell'aliquota base del 7,6 per mille per gli immobili produttivi.

"Dopo la lunga fase di dialogo e la creazione di un tavolo di lavoro - scrivono le categorie del commercio - sono state così disattese le istanze che miravano a mantenere la competitività delle imprese anche nell’ottica di garantire al contempo il livello occupazionale delle imprese. Ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta alle proposte inviate all’amministrazione comunale, che individuavano le possibili aree di intervento, per ottenere i risparmi indispensabili a garantire la corretta gestione del bilancio comunale di Sanremo, senza ricorrere allo scontato aumento dei tributi locali. Non si vuole evidentemente ragionare nel senso di razionalizzare i centri di costo tramite principi di efficienza ed armonizzazione delle risorse disponibili. L’applicazione dell’aliquota massima lascia anche dubbi di legittimità che saranno oggetto di approfondimento degli uffici legali delle associazioni di categoria, al fine di procedere con tutte le azioni possibili  a tutela delle imprese. Lo spirito della norma, ribadito anche dal centro studi dell’ANCI, non era quello di deprimere il tessuto economico, ma in questo caso ancora una volta le esigenze di gettito hanno portato ad un aumento che non tiene conto del necessario rilancio dell’economia, particolarmente sentito in un periodo di crisi generalizzata che necessita di un sostegno forte alle attività imprenditoriali".

Le categorie richiedono quindi una risposta urgente alle proprie richieste ed un impegno immediato e tangibile volto alla riduzione dell’aliquota IMU in primis attraverso un ordine del giorno da approvarsi nella prossima seduta del consiglio comunale che si tramuti in tempi brevi nella definizione di una linea di tagli alla spesa dell'Ente e delle sue partecipate.

Carlo Alessi

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