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Al Direttore | 13 luglio 2012, 07:51

Un lettore chiede e si chiede se la futura Aurelia Bis ad Imperia servirà o meno

Un lettore chiede e si chiede se la futura Aurelia Bis ad Imperia servirà o meno

Un nostro lettore, Paolo B., ci ha scritto interrogandosi sulla effettiva utilità della futura Aurelia Bis ad Imperia:

"Sono giorni cruciali questi, nei quali si deciderà il se e il come sarà reso definitivo il progetto Aurelia Bis a Imperia. A questo punto sentendo le opinioni della gente mi sorge spontanea una domanda: la popolazione di Imperia vuole davvero un Aurelia Bis? Sarà davvero un'opera utile ed indispensabile? Ricordo che l'intero progetto costerà diverse centinaia di milioni di euro, che metterà l'intera città in cantiere per non si sà quanti anni, e che comporterà l'esproprio di numerosissime abitazioni, terreni ed aziende. Sul sito della regione sono già visibili tutte le tabelle degli espropri con i relativi rimborsi che reputerei a dir poco 'ridicoli'; la lista è infinita e sbirciando in giro noto subito che alcune residenze vicino al mare saranno risarcite con un ammontare pari al valore di un garage. Non mi stupisce quindi che in futuro ci saranno una valanga di ricorsi legali e che l'ammontare dei risarcimenti alla fine sarà ben più alto del previsto, con un ulteriore uscita di soldi dalle casse comunali. Scartabellando tra le planimetrie rabbrividisco nel vedere che la prima 'inutile' tranche della superopera, quella che dal bivio per Poggi porterà con un mega ponte di 600 metri al casello di Imperia ovest, è ancora li che dà bella mostra di se con tutti i sui svincoli, raccordi, corsie di accelerazione ed aree di sosta. Vedo anche che dopo appena 600 mt dal mastodontico accesso in riva al mare, esattamente sopra ai terreni colpiti dalle non più recenti alluvioni ed in prossimità dell'ecosistema della foce del Prino, troviamo una fantastica ed improbabile rotonda che servirà a raccordare l'Aurelia Bis con via Littardi e lo svincolo autostradale, la quale ci costringerà a dare precedenza ai pedoni, alle biciclette ai ciclomotori provenienti dalla provinciale via Littardi, il tutto nel bel mezzo di un'arteria a scorrimento veloce quale è l'Aurelia Bis. Solo questo tratto costerà circa cento milioni di euro e ci farà risparmiare ben un minuto rispetto alla già attiva via Littardi, un gran bel guadagno di tempo direi! Ma se guardiamo ancora meglio possiamo notare lungo tutta la tratta la presenza di curve da brivido e cambi di pendenza degni del rinomato GP di Montecarlo, per permettere di raccordare la superstrada alle 4 vallate che attraversa. Ora mi chiedo: che senso ha tutto questo impiego di denaro pubblico e i relativi disagi annessi per sbucare poi alla periferia di Oneglia a monte dell'attuale casello autostradale? Vi è mai capitato durante una giornata lavorativa di trovarvi nelle ore di punta nella tratta che dallo svincolo autostradale di Imperia Ovest porta a piazza Dante? Bene a tutto il traffico che trovate ora aggiungete anche quello di un'ipotetica Aurelia bis e traetene le dovute conclusioni. Sappiamo tutti che purtroppo il centro nevralgico della città lo si può raggiungere solo in tre modi ovvero via Garessio, superstrada e Aurelia. Ma allora che senso ha spostare il traffico da una parte all'altra quando tutto il tempo che guadagno evitando Porto Maurizio con l'Aurelia bis, poi lo perdo per entrare in Imperia Oneglia da via Garessio? I nostri politici devono capire che fortunatamente Imperia, a differenza di Sanremo, ha parecchie alternative (superstrada, corso Roosvelt, ecc.) ed è servita comodamente da una tratta autostradale che sia da una parte che dall'altra della città ti permette di raggiungere la meta in breve tempo evitando il traffico nelle ore di punta. Non vedo quindi quale giovamento possa trarne la nostra città da questa imponente opera che già sulla carta rischia di essere l'ennesima opera incompiuta a causa dei ritardi che sicuramente ci saranno  e dei relativi aumenti dei costi. Mi sembra che di opere incompiute qui ne abbiamo già molte vedi: porto, il depuratore, la ferrovia ed altre minori in sospeso tipo italcementi ecc. Non è che anche in questo caso per assecondare i capricci dei 'soliti noti' che vogliono 'fortemenre' quest'opera andiamo a fare un altro buco nell'acqua ed a peggiorare il già precario equilibrio in cui si trova la nostra città? Mi auguro che coloro che in questo momento presidiano i vertici comunali sappiano valutare l'effettiva necessità di questo ciclopico ammasso di cemento e che riescano veramente a capire se i cittadini hanno bisogno di un altro ecomostro o semplicemente di una migliore gestione della città. Il tempo stringe e i cittadini vogliono delle certezze".

Carlo Alessi

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